Chi ha idealmente raccolto il testimone di Giovanni “Gim” Giolito, l’uomo che piantava gli alberi?
Di certo i sette ospiti che si racconteranno venerdì 22 novembre, alle 10 nella Sala Virano di Villafranca, nell’incontro intitolato “Belle persone”, penultimo appuntamento di “Omaggio all’uomo che piantava gli alberi”. La rassegna itinerante è promossa, tra gli altri, da Comune, Parco e Distretto Paleontologico.
Storie diverse e curiose di chi ha scelto di vivere nel rispetto dell’ambiente e per il benessere della terra si alterneranno sotto la regia del sindaco Anna Macchia che modererà l’incontro, aperto alla cittadinanza e al quale parteciperanno le classi terze della scuola media Goria.
Il volto più conosciuto è quello di Alessandro Mortarino, fondatore del Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio e del Forum nazionale Salviamo il Paesaggio. Tra i promotori della campagna referendaria per la salvaguardia della gestione pubblica delle acque potabili, Mortarino quindici anni fa lascia la carriera di editore per vivere tra il Monferrato e le Langhe a contatto con la terra e i ritmi della natura, dedicandosi allo studio di un modello di società rispettoso dei suoi cicli.
La voglia di innovazione spinge a scelte definitive anche Federica Berta, che rinuncia a fare la manager alla Ferrero, dove 10 anni prima, attraverso uno stage, inizia a crescere professionalmente sulla ricerca e sviluppo del prodotto per poi affermarsi nel ramo del marketing. Da poco più di un anno guida con Bruno Fassio l’azienda agricola F.B.B.F. (300 capi di bovini da carne) a Santa Caterina di Rocca d’Arazzo, dove vive. La sfida: passare da un modello tradizionale di coltivazione e allevamento (l’azienda è nata nel dopoguerra) a un modo di lavorare rispettoso della terra e degli animali, puntando sull’agricoltura biologica e su un rapporto diretto con il consumatore.
Studente all’ultimo anno di Medicina, Nico Banchini fa sul serio con lo zafferano, di cui sono note (anche) le proprietà terapeutiche: lo coltiva da cinque anni a Cortiglione e da due è titolare dell’azienda agricola “Lo zafferano dalle sabbie del mare”. Un nome non casuale: il Geosito fossilifero di località Crociera è vicinissimo alle coltivazioni della preziosa spezia, che da quelle parti si coltivava già nel Medioevo. Lui, inoltre, è un esperto conoscitore di erbe officinali.
Operano nel rispetto della terra, senza utilizzare prodotti chimici o diserbanti, anche Micaela Soldano e Paolo Corda, coppia collaudata nella vita e nel lavoro: per fare gli agricoltori cambiano tutto: attività professionale (lei direttore di banca, lui architetto) e residenza (entrambi torinesi). Prendono casa e terreni a Villafranca, in regione San Grato, e nel gennaio 2013 aprono una nuova azienda: “Il filo rosso”. La terra non la scelgono a caso: è adatta alla coltivazione dello zafferano, lo scoprono leggendo antichi trattati storici del 1400. Si lanciano nella nuova avventura con passione.
Poi c’è Irene Trione, secondo anno di università (Beni culturali a indirizzo storico-artistico) e soprattutto l’amore per la terra nato in campagna dai nonni materni, tra le piante di pesche limonine di Valle San Pietro, tra la periferia di Asti e Variglie. Fin da piccola Irene è curiosa, studia gli alberi, ama i paesaggi, fa domande, approfondisce. Ora è impegnata a dare forma a un’idea: organizzare passeggiate guidate alla scoperta del territorio, facendo raccontare i luoghi da chi li abita o vi lavora. La prima uscita a Variglie, in estate, è stata un successo.
Infine Marta Delle Piane, la più giovane dei sette personaggi: appena 15 anni, studentessa al Liceo Artistico “B. Alfieri” di Asti e una forte attenzione per l’ambiente. Ha manifestato con i giovani di Fridays For Future contro i cambiamenti climatici e, soprattutto, pratica un’attenta raccolta differenziata. Ha una storia molto particolare da raccontare che parte dalla Grecia e passa dalla Basilicata per arrivare ad Asti: sentire per credere venerdì a Villafranca.