Il commento alla Parola di domenica 22 novembre 2020 a cura di padre Gerardo Bouzada.

Cristo è Re. Un Re diverso. La Chiesa Cattolica celebra con grande gioia la solennità di Nostro Signore, Re dell’Universo, come conclusione dell’anno liturgico. Ogni anno la liturgia commemora il mistero completo della redenzione del genero umano, partendo dalla attesa della venuta del salvatore fino alla celebrazione di Cristo Re dell’Universo. Festa istituita dal Papa Pio XI nel 1925.

Gesù parlò molte volte del Regno dei cieli, 90 solo nel vangelo di Matteo. Gesù fuggì dal titolo di re dopo la moltiplicazione dei panni e pesci. Aveva una cattiva opinione di alcuni governanti del suo tempo, li chiamo tiranni, oppressori. Gesù accettò solo una volta la corona, il scettro e il manto di Re, perché il manto era un vecchio straccio, il scettro una canna rotta e la corona era di spine. Ecco il Re che Pilato presentò al popolo ebreo e romano prima di lavarsi le mani.

Cristo vuole instaurare il vero Regno nella coscienza, nel cuore e la vita degli uomini, di ogni uomo. Cristo vuole regnare in ogni famiglia e offrire suo regno di amore, pace, dialogo, affetto e preghiera, bandendo ogni lite, divisione, egoismo. Cristo vuole regnare in ogni giovane e offrire suo regno di rapporti puri e gioiosi, bandendo ogni tipo di strumentalizzazione delle persone. Gesù vuole regnare nella comunità ecclesiale e offrire il suo regno di unità, bandendo invidie, carrierismi, mormorazioni e ansie di protagonismo. Cristo vuole regnare in ogni laico, anche se non credente, ateo o agnostico. Cristo vuole regnare in ogni casa di riposo e offrire tenerezza, bandendo la cultura dello scarto. Cristo vuole regnare in ogni ospedale e coltivando pazienza, sollievo e interesse sincero per il malato. Cristo vuole regnare in ogni parlamento e offrire la sua giustizia e verità, bandendo sfruttamento, vendetta e ansie di potere. Cristo vuole regnare in ogni Patria, instaurando la sua libertà in un mondo che vuole alzare la bandiera del liberalismo assoluto slegato dalla verità; vincendo con la fede, speranza e amore, il neo-marxismo cui ideologia originale ha lasciato milioni di morti e nazioni distrutte. E davanti al nuovo ordine mondiale che ci vuole imporre un pensiero unico relativista giustifica: aborto, eutanasia, rapporti contro natura, ingegneria genetica illimitata… Cristo vuole affermare il suo Regno vero, la sacra dignità di ogni persona, conquistata con suo sangue benedetto. Cristo vuole regnare nella nostra vita. Nella nostra mente perché abbiamo gli stessi criteri di Cristo. Sulla nostra affettività, perché i nostri amori e sentimenti siano quelli di Cristo. Sulla nostra volontà perché nostre decisioni siano come quelle di Cristo.

Don Vittorio Croce scriveva: “l’uomo (…) non è passivo oggetto di contessa tra due potenze nemiche, puro territorio di conquista di Satana e Dio. Secondo il messaggio biblico, l’uomo è fin dall’inizio e rimane sempre soggetto libero: è lui che decide chi far regnare sulla sua vita e quindi sul mondo”. “… l’opposto tra la signoria di Dio è il dominio del peccato, il rifiuto a fidarsi di Dio…”. Il libro della Genesi offre una sintesi: “… come l’uomo e la donna non avuto la fiducia in Dio, ma hanno voluto (…) decidere da sé cosa è bene e cosa è male, hanno rovinato il progetto di Dio. Dalla familiarità con Dio, sono caduti nella paura di incontrarlo, tra loro si è instaurata una legge di conflittualità permanete invece che collaborazione, di menzogna invece di lealtà, mentre da dominatori del mondo materiali ne divenivano schiavi e la morte prendeva a pesare sull’umanità come condanna definitiva”. “… solo se è Dio a regnare, l’uomo non è più schiavo ma veramente libero. Solo se Dio è riconosciuto Signore, domina la giustizia, compendio di ogni virtù, e di conseguenza la pace e il benessere.” (Croce Vittorio, Gesù di Nazaret Signore e Servo, Ed. LDC, p.55.) Quale Re voglio servire, Cristo con umiltà o Satana con superbia? Cosa guadagno e cosa perdo se scelgo Cristo?.

LETTURE: Ez 34,11-12.15-17; Sal.22; 1 Cor 15, 20-26.28; Mt 25, 31-46