“Il Collegio Provinciale di Asti Ipasvi, che tutela e rappresenta la professione infermieristica e i cittadini, fruitori delle competenze che l’appartenenza ad un Ordine di per sé certifica, a seguito delle notizie diffuse in questi giorni sui media riguardanti lo scandalo dei furti e delle visite intramoenia abusive all’ospedale Cardinal Massaia di Asti (reparto di Otorinolaringoiatria), tiene a precisare che, dopo aver consultato con attenzione gli atti della Procura, al momento dell’emissione di tale comunicato (21-07-16) non risultano infermieri né indagati, né agli arresti domiciliari. Ipasvi, in tutela e rappresentanza della professione infermieristica ed anche dei cittadini che usufruiscono ogni giorno delle cure prestate dagli infermieri, tiene quindi a precisare come tra gli indagati compaiano solamente quattro medici ed una cosiddetta “infermiera generica”, quindi non iscritta all’albo dei professionisti astigiani e quindi al Collegio Ipasvi di Asti, come opportunamente verificato. Nell’occasione, per una maggiore informazione del cittadino ed a tutela del profilo professionale infermieristico, si sottolinea come vi sia una chiara differenza tra il “vecchio ruolo” dell’infermiere generico e l’attuale di infermiere, un professionista che nel corso degli anni ha visto modificare e migliorare il proprio percorso di studi e la propria formazione e di fatto è in grado di predisporre e supervisionare piani di assistenza individualizzati”. Ipasvi Asti