“Qualche giorno prima della scadenza dei 30 giorni canonici il Sindaco ha provveduto a dare risposta alla mia interpellanza sull’assegnazione dell’incarico di Dirigente dei Servizi sociali alla direttrice della Casa di riposo “Città di Asti”. Dare risposta in realtà non è propriamente l’espressione giusta per indicare la lettera che il Sindaco mi ha indirizzato in merito alle questioni sollevate. Avevo scritto al  Sindaco, considerato che: –  dalla visione del CV della persona incaricata non si evince una ricca ed articolata esperienza sulle diverse tematiche che deve affrontare l’Assessorato ai Servizi sociali……..   A questa considerazione il Sindaco non risponde, preferisce glissare. Stranamente il curriculum della responsabile dei servizi sociali è l’unico non disponibile sul sito del Comune, l’ho trovato su quello della casa di riposo, eppure sul sito  c’è il capitoletto “Trasparenza, Valutazione e merito”, obbligatorio per legge peraltro, che fa trasparenza su tutti i dirigenti tranne che per quella ai Servizi sociali, nonostante sia ormai incaricata da un mese. … avevo ancora considerato chE – l’attività dei Servizi sociali del Comune di Asti può avere momenti di contiguità/sovrapposizione/contenzioso con quella della Casa di riposo città di Asti…..   A questa considerazione il Sindaco risponde che le funzioni amministrative per le quali potevano prefigurarsi dei profili di incompatibilità sono state attribuite al Segretario Generale e che con una disposizione del 27 novembre, guarda caso dopo la mia interpellanza che è del 9 novembre, la procedura di sostituzione dei Dirigenti in caso di loro assenza breve è stata estesa anche ai casi di conflitto di interesse. Sembrerebbe la classica “pezza del giusto colore”. In sostanza prendiamo un dirigente esterno perché, a detta del Sindaco, ci costa di meno. Però ci costa di meno perché non lavora a tempo pieno ma al 60% del suo orario di lavoro ed è sgravata dalle responsabilità riguardanti i rapporti con la Casa di riposo, anche se l’esperienza sulle case di riposo risulterebbe essere, a leggere il curriculum, il solo motivo di competenza nel campo dei servizi sociali. Se si leggono le competenze del “Settore Politiche sociali, istruzione e servizi educativi” si scopre che oltre le tematiche sugli anziani, dalle quali la dirigente è prevalentemente dispensata, riguardano: assegnazione alloggi comunali e ATC, erogazione contributi per affitti, avvio alla locazione, fondo sociale; programmazione e gestione dei servizi di sostegno alle persone portatrici di handicap (sostegno economico, assistenza domiciliare, inserimento in strutture residenziali e in centri diurni, inserimenti lavorativi, Centri Socio Formativi, interventi finalizzati al superamento di barriere architettoniche, educativa territoriale); programmazione e gestione dei servizi per i minori a rischio (sostegno economico, attività di prevenzione,accoglienza, educativa territoriale, inserimenti in centri diurni o in comunità, inserimenti lavorativi, affidamento presso famiglie, persone singole o comunità di tipo familiare, adozioni); interventi per minori ed incapaci nell’ambito dei rapporti con l’Autorità Giudiziaria; programmazione e gestione dei servizi per adulti in difficoltà (sostegno economico, progetti finalizzati, inserimenti lavorativi, dormitorio maschile, Centro di accoglienza per donne in difficoltà ed ex art. 18); gestione delle tutele, curatele e amministrazioni di sostegno deferite al Comune di Asti; erogazione del servizio di mensa sociale; programmazione e gestione degli interventi volti a favorire l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati (inclusi gli interventi di recupero dei detenuti); gestione campo nomadi (predisposizione regolamento e vigilanza sull’applicazione, rapporti con gli altri servizi comunali preposti agli interventi di natura tecnica); rapporti con le forze sociali del territorio ed in particolare con il volontariato; interventi relativi ai migranti; gestione dello Sportello Dedalo per pratiche immigrazione; gestione degli Asili Nido Comunali; gestione dei Centri “Infanzia e famiglia”; gestione del servizio di mensa scolastica e fornitura delle attrezzature e dei generi alimentari per gli asili nido; gestione della mensa sociale; gestione analisi dei rischi e controllo dei punti critici del sistema di stoccaggio, confezionamento e distribuzione dei pasti (Hazard Analysis Critical Control Point) negli asili nido comunali; programmazione e gestione competenze e servizi relativi al diritto allo studio (trasporto scolastico, contributi di assistenza scolastica ordinari e straordinari, assistenza e trasporto allievi disabili anche sensoriali, convenzioni con scuole paritarie, buoni libro, cedole librarie, assegni di studio, borse di studio, adempimenti relativi all’osservanza dell’obbligo scolastico); individuazione esigenze di edilizia scolastica, raccolta richieste di interventi di manutenzione all’edilizia scolastica provenienti dalle singole strutture e inoltro delle stesse ai settori competenti; rapporti con le istituzioni scolastiche; interventi relativi alle attività estive; gestione ordinaria dei rapporti con Consorzi (Consorzio per la gestione del Centro di soggiorno Pracatinat); gestione, in convenzione con la Provincia di Asti, del locale “Laboratorio territoriale della rete regionale dei servizi per l’educazione ambientale”; sviluppo ideativo e realizzazione con scuole, istituzioni e associazioni locali di iniziative e progetti educativi che oltre a promuovere pratiche e comportamenti sostenibili, accrescano e rendano più riconoscibile il capitale sociale della Città; sostegno alle politiche educative attraverso l’adozione di strumenti divulgativi e occasioni formative che rafforzino rapporti collaborativi e propositivi intersettoriali e interistituzionali; gestione ordinaria dei rapporti con Società partecipate (Società Consortile a responsabilità limitata “ASTI STUDI SUPERIORI”); Ho voluto richiamare tutte le funzioni per evidenziare che sul curriculum della dirigente incaricata non c’è una sola esperienza professionale che possa richiamarsi alla miriade di competenze elencate. L’unico richiamo alle Politiche sociali “tout court” c’è nell’esperienza di segretaria particolare del Sottosegretario alle Politiche sociali dell’ultimo governo Berlusconi. Un incarico politico, quindi, e non professionale, in un Governo che passerà alla storia come quello che ha decimato i trasferimenti agli Enti Locali in tema di Servizi sociali. Un bel viatico non c’è che dire! Nonostante questo l’Amministrazione Brignolo non ha ritenuto necessario acquisire altri curricula, con la motivazione che non si tratta di un’assunzione ma di un comando fino al 31/12/2014. Il Sindaco prende un dirigente per metà circa del suo mandato ma non esamina altri curricula perché così facendo, a suo dire, risparmia e, siccome ha delle palesi incompatibilità, la dispensa di alcune responsabilità. Ma l’assunzione di responsabilità è il motivo principale per cui viene nominato un Dirigente e per cui viene pagato profumatamente! Risparmierebbe sicuramente di più utilizzando a tempo parziale dirigenti già in forza all’Amministrazione ma non lo fa, così risponde alla mia interrogazione, perché nel 2013 andranno in pensione altri dirigenti ed allora bisognerà sopperire con quelli già in servizio. Un ragionamento un po’ singolare: non li utilizzo oggi perché dovrò utilizzarli, forse, domani! Come quegli allenatori che tengono in panchina i giocatori buoni per preservarli integri per le partite importanti. Ma in campagna elettorale avevate detto che quella dei Servizi sociali era una delle partite più importanti del nostro campionato! Potrebbe risparmiare di più “promuovendo” funzionari dell’Amministrazione ai quali, ormai da anni, è preclusa ogni possibilità di carriera per via dei tagli continui alla pubblica amministrazione. Anche per questi il Sindaco risponde che potrebbero avere la loro occasione con i futuri pensionamenti. In definitiva il Sindaco non contesta il fatto che con le soluzioni interne (dirigenti o funzionari già in servizio) indicate dal sottoscritto si risparmierebbe di più ma dice che andranno bene per i futuri pensionamenti di altri dirigenti ma non per i Servizi sociali. L’unica cosa che omette di argomentare è il perché per tutti gli altri Settori sì e per i servizi sociali no! Non intendo farmene una ragione, l’Amministrazione ha l’obbligo morale, se non quello formale, di giustificare con trasparenza le sue scelte!” Giovanni Pensabene