giovanni pensabene“Gli organi di informazione dicono che la cifra sottratta alle politiche abitative dell’ATC di Asti è di circa 7 milioni di euro. Non sto a far conti su quante storie di disperazione familiare si sarebbero potute evitare con questi fondi, credo non sfugga a nessuno che sottrarre un solo euro dalla sua destinazione sociale sia un fatto criminale. Non capisco perché a fronte di questi dati non ci sia uno scatto di dignità di chi siede nel Consiglio di Amministrazione dell’agenzia. Fino a prova contraria sono tutte persone per bene, io la penso così! Però le persone per bene devono avere la decenza di dire “se succedeva tutto questo intorno a me ed io non mi sono accorto di niente vuol dire che non ero, e non sono, adeguato a svolgere questa funzione”. Centrosinistra e centrodestra si sono alternati alla Presidenza e alla vice Presidenza dell’Agenzia, con risultati identici. Nessuna o scarsa capacità di rispondere al crescente fabbisogno abitativo. La stessa, immancabile ed invariata, laconica risposta al crescere delle liste di attesa: non ci sono i soldi. Adesso viene fuori che un po’, un bel po’, di soldi c’erano e sono stati sottratti alla lora destinazione naturale. Non si può far finta di niente, i consiglieri di amministrazione di oggi, Presidente e Vice in testa, se ne devono andare a casa! Quelli di ieri e dell’altro ieri devono rendere conto, ai cittadini prima ancora che eventualmente alla magistratura, del perché non si siano mai accorti di nulla. Probabilmente non avevano gli strumenti per controllare meglio, altrimenti amministratori che sono stati e sono Sindaci di Comuni importanti, Assessori Provinciali e Consiglieri regionali, sicuramente avrebbero denunciato per tempo gli episodi di malversazione. Così non è stato ed è bene che i cittadini sappiano il perché! Se i Consigli di Amministrazione non hanno gli strumenti per controllare non si capisce perché mantenere un Presidente e un Vice Presidente che guadagnano più del Sindaco del comune capoluogo. Non si capisce perché, oltre al centrosinistra, al centrodestra e alla lega, anche il movimento 5 stelle (che doveva aprire come una scatola di tonno tutti questi centri di potere) non chieda al suo rappresentante nel consiglio di amministrazione di dimettersi. Con le scatole di tonno bisogna fare attenzione, se non le apri bene rischi di tagliarti le dita!”

Giovanni Pensabene