La Giunta Municipale ha approvato l’ultimo atto della riorganizzazione del Comune di Asti, che riduce il numero dei dirigenti, potenzia la Polizia Municipale, punta al decoro urbano e alla ricerca dei finanziamenti europei e opera una “mini rivoluzione” ai lavori pubblici.   Mezzo milione di euro l’anno dalla riduzione dei dirigenti. L’Amministrazione Brignolo ha ridotto il numero dei dirigenti del Comune di Asti da 12 a 8: un taglio che genera un risparmio per i cittadini di oltre mezzo milione di euro ogni anno. Nuovo dirigente e “mini rivoluzione” ai Lavori Pubblici. Tra gli otto dirigenti che attualmente reggono l’Ente si annovera anche il nuovo responsabile dei Lavori Pubblici, assunto nei giorni scorsi: è Paolo Toscano, ingegnere, che proviene dal Comune di Canelli. E’ proprio il settore dei lavori pubblici ad aver subito, con la delibera dei giorni scorsi, l’ultima modifica, che completa la “mini rivoluzione” attuata per superare le criticità manifestatesi in passato, soprattutto sul fronte delle manutenzioni del verde e delle altre strutture cittadine. Il personale operativo, precedentemente sparpagliato in diversi ambiti di intervento (aree verdi, manutenzione fabbricati, suolo, etc.) è stato accorpato in un unica squadra di intervento.  Il servizio sarà coordinato da un unico funzionario che avrà il ruolo di “posizione organizzativa”. Sono state accorpate in un unico servizio le tre diverse strutture, con tre diversi responsabili, che si occupavano dei fabbricati di proprietà comunale.   Polizia Municipale, buche nelle strade e finanziamenti europei. A testimonianza dell’attenzione che l’Amministrazione riserva al tema della sicurezza, la nuova organizzazione potenzia decisamente la capacità operativa della Polizia Municipale, organizzandola in due servizi, con a capo due nuovi Vice Comandanti. E’ stato inoltre introdotto un nuovo servizio preposto a far aggiustare le strade alle società dei servizi che manomettono il suolo pubblico e una struttura preposta a ricercare finanziamenti europei e regionali. Posizioni a tempo e meritocrazia. Gli incarichi dei funzionari (le cosiddette “Posizioni Organizzative”) non saranno più a tempo indeterminato, ma saranno rinnovati con un bando tra tutto il personale titolare dei requisiti di legge, ogni due anni: questo aprirà opportunità e prospettive di carriera interna per tutto il personale. A giorni partirà la procedura. Sono fatti salvi solo i sei  funzionari che andranno in pensione nel 2017 e che continueranno fino al termine del servizio a lavorare nella posizione attuale. L’istituzione dei nuovi servizi non comporterà costi aggiuntivi perché le nuove “posizioni organizzative” avranno un’indennità differenziata, che comporterà un saldo complessivo invariato di costo per l’amministrazione.   Progressioni orizzontali. L’amministrazione sta inoltre lavorando per attuare entro il 2016, le cosiddette “progressioni orizzontali”, ossia gli avanzamenti di carriera all’interno delle singole categorie di inquadramento. Dopo anni di immobilità (nonostante non sia ancora rinnovato il contratto nazionale) si tenta quindi di ridare prospettive di carriera, incentivo e meritocrazia al personale.