In occasione della Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo del 7 febbraio 2020 l’assessorato all’Istruzione del Comune di Asti in collaborazione con l’Osservatorio Provinciale per la prevenzione del bullismo e con l’associazione di volontariato Mani Colorate, ha organizzato una serie di iniziative dedicate alla prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo a scuola.

Sabato 29 febbraio dalle 9 alle 12.30 presso il Polo Universitario Rita Levi Montalcini di Asti avrà luogo l’ultimo appuntamento in programma, con l’incontro “Pillole contro il bullismo – Convegno alternativo per conoscere, prevenire e gestire i fenomeni di bullismo a scuola”.

Il Convegno, dedicato ad insegnanti, studenti, genitori e alla cittadinanza, avrà come cardine centrale il protagonismo dei giovani e le azioni messe in campo dalle scuole per contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Interverranno con video e testimonianze tanti studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Asti e provincia.

“Importante essere muniti di smartphone”, recita la locandina, che invita i partecipanti ad interagire durante il convegno attraverso risposte e interventi grazie all’uso del telefono e delle nuove tecnologie che, se utilizzate in maniera positiva, possono essere di grande aiuto.

Il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore all’Istruzione Elisa Pietragalla appoggiano l’iniziativa ribadendo l’importanza di affrontare tematiche tanto delicate con l’aiuto e il supporto di esperti in materia e con l’insostituibile collaborazione delle scuole e delle istituzioni che ogni giorno lavorano in rete per trovare insieme soluzioni condivise che siano di supporto a studenti e famiglie nella lotta a tutte le discriminazioni.

Stella Perrone, dirigente dell’Istituto V.Alfieri, Scuola Polo provinciale contro il bullismo, ritiene vincente mettere al centro le esperienze vissute dai ragazzi, per partire prima di tutto da loro che sono i veri protagonisti; non si può contrastare efficacemente e con consapevolezza il fenomeno del bullismo se non si prendono in considerazione anche le ragioni e i punti di vista degli studenti, stimolando il confronto diretto peer to peer e sostenendoli nel percorso di acquisizione di una maggiore consapevolezza dei rischi e delle responsabilità derivate dalle azioni quotidiane.