Martedì 27 novembre, alle 15, la ‘Mensa dei Poveri’ di Torino, riceverà un gradito regalo: “Una fornitura di 1.000 porzioni di panettone artigianale di prima qualità realizzato dalla Pasticceria ‘Arrivabene’ e prodotti con il denaro fatto risparmiare agli italiani dalle bollette di luce e gas azzerate”, spiega l’imprenditore e ingegnere biomedico e informatico Cristiano Bilucaglia (stimatissimo dalle associazione di consumatori, già ideatore della prima moneta complementare italiana e fra i padri nobili della moderna sharing economy) il primo al mondo ad aver ideato un ‘social utility network’ che, come dice il nome stesso – ‘ZERO’ (www.scelgozero.it) – azzera le bollette di luce e gas, accise e Canone Rai incluso. Un sogno divenuto realtà per oltre 20mila italiani dal 2015 a oggi.
Un professionista illuminato, Bilucaglia, e un uomo altrettanto generoso sempre in prima linea per importanti iniziative di mecenatismo sul territorio tutte ben accolte dall’opinione pubblica e dai media.
Nel 2013 donò il busto del Monumento Nazionale al Generale dalla Chiesa al Comune di Collegno. E nell’estate dello stesso anno finanziò in baratto fra imprese un tour del celebre cantautore Andrea Mingardi donando concerti ai comuni colpiti dal sisma del 2012 e in crisi per via della morsa stringente del Patto di Stabilità.
Nel giugno del 2018, insieme al giornalista Maurizio Scandurra, ha commissionato alle maestranze di fama internazionale della molisana ‘Pontificia Fonderia di Campane Marinelli’ il prezioso candelabro artistico liturgico per il presbiterio di Maria Ausiliatrice, la Basilica sognata ed edificata da Don Bosco nel 150° dalla fondazione.
E, dopo aver donato a gennaio di quest’anno alla ‘Mensa dei Poveri’ un’ingente fornitura di pasta artigianale fatta produrre da un pastificio artigianale delle Marche vittima del terremoto del 2016 “In segno di fratellanza e unione concreta con le PMI del centro Italia”, spiega Bilucaglia, prosegue la felice collaborazione con il ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione Onlus’ del sacerdote cottolenghino torinese Don Adriano Gennari, noto per le preghiere di domanda e intercessione per poveri, malati e sofferenti.
“Mi capita spesso di passeggiare per le vie della città, e imbattermi in molteplici bisognosi alle prese con il dramma del domani”, esordisce Bilucaglia.
“E quando incontro i loro occhi, penso potrebbero essere i miei. L’incontro, lo scorso 31 Gennaio nel giorno della Festa di San Giovanni Bosco con Don Adriano e i suoi poveri nei locali della mensa mi ha toccato nel profondo: e lì i ripromisi che la condivisione dei risultati imprenditoriali che giornalmente conseguiamo dovesse necessariamente passare attraverso un gesto caritatevole, perché non c’è successo senza partecipazione collettiva allo stesso”.
Per poi concludere: “In un contesto sociale in cui le persone sono assillate da stimoli esterni continui e per lo più perdono la giusta rotta, allontanandosi dalla vita vera, Don Adriano Gennari è un faro acceso sul presente contingente che guida le anime al risveglio e al recupero dei valori cristiani. E’ un albero attorno cui maturano frutti fatti di persone desiderose di ricevere da lui indicazione e direzione per lasciarsi ricondurre al Signore. Di lui conservo in particolar modo una frase: “C’è un’unica via, che è quella del perdono”. E ciò che più colpisce, specialmente durante le solenni e intense celebrazioni eucaristiche che presiede, è la lucidità con cui elargisce e ribadisce questo concetto: che, ovunque nella vita lo si applichi, funziona”, sottolinea l’ingegner Bilucaglia.
Alla Mensa dei Poveri mille porzioni di panettone in regalo
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