C’è chi ha cambiato vita aprendo un agriturismo o scegliendo la coltivazione biologica per la propria azienda agricola. Chi vorrebbe aprire un asilo nel bosco e chi insegna ai bimbi a coltivare l’orto. Qualcuno vuole raccontare di un viaggio che gli ha stravolto le prospettive, qualcun altro di una passione che è diventata un lavoro. Esperienze, ricordi, sogni e aspirazioni che, nelle prossime settimane, andranno a comporre una “libreria vivente”, nella quale i libri saranno le persone, da “leggere” ascoltando dalla loro viva voce, a tu per tu, la storia che hanno da raccontare.

L’iniziativa, promossa dalla cooperativa sociale CrescereInsieme e dall’associazione World Friends nell’ambito del Bando europeo “Giovani e Agenda 2030” della Regione Piemonte e del progetto Mindchangers, è stata presentata lo scorso 16 febbraio nella sala consiliare del Comune di Calamandrana. “Una partenza che ci entusiasma: la living library ha suscitato molta curiosità e abbiamo avuto un numero di adesioni oltre le aspettative”, commenta Monica Gallone, responsabile del progetto per la cooperativa CrescereInsieme.

A presentare il percorso della libreria vivente, Marco Pollarolo, antropologo e narratore che da anni propone la formula delle Living Library come metodo per combattere le stigmatizzazioni creando empatia tra libro vivente e lettore che ascolta. “Le living library sono nate più di 20 anni fa in Danimarca, ma a Torino – spiega l’antropologo, che in passato a curato progetti sociali e culturali in diversi Paesi dell’Africa e dell’Europa -, ho deciso di proporle in un modo un po’ diverso: coinvolgo le persone non in quanto appartenenti a una categoria, ma in quanto esseri umani che hanno una storia da raccontare. Ogni storia è diversa, ma i sentimenti, le paure e i sogni delle persone sono universali e in questo, attraverso le storie, ci si sente simili tra esseri umani, rafforzando un senso di comunità”.

Il percorso della Living Library si concluderà il prossimo 2 aprile a Fontanile, con l’evento in cui i libri viventi si “apriranno” di fronte ai lettori. “Avremo circa 16 storie, proposte da altrettanti narratori, ognuno dei quali sarà affidato a un libraio, altra figura cardine dell’iniziativa”. Il libraio è una sorta di “editor”: a lui, il compito di raccogliere una storia, aiutare il libro vivente a darle una forma e poi guidare il lettore nella scelta di una tra le storie proposte, riunite in un vero e proprio catalogo e descritte da una sinossi. “Uno degli aspetti affascinanti – prosegue Pollarolo – è che le storie non sono solo di chi le racconta, ma anche del libraio: se cambia, cambia anche la storia, perché la si costruisce insieme partendo da un aneddoto, un ricordo. Inoltre, la storia cambia anche in base al lettore: sarà diverso raccontarla a un adolescente o a un settantenne”. Librai e libri affronteranno uno o più incontri di preparazione. Il primo è in programma il 4 marzo.

“Siamo contenti di ospitare il percorso della living library – annota Fabio Isnardi, sindaco di Calamandrana e presidente dell’Unione collinare Vigne e Vini, che alla presentazione ha fatto gli onori di casa insieme a Sandra Balbo, prima cittadina di Fontanile -. Oltre a sostenere gli obiettivi di Cambio Rotta, da sempre conosciamo e apprezziamo l’operato di CrescereInsieme sul territorio e siamo legati a World Friends da un vincolo affettivo: il dottor Morino è nipote del nostro indimenticato don Stefano Minetti e non c’è calamandranese che non conosca la sua associazione”.

IL PROGETTO CAMBIO ROTTA

La living library si colloca all’interno del progetto Cambio Rotta, che si propone di creare occasioni di approfondimento e riflessione sulla tematica quanto mai stringente del cambiamento climatico e delle sue ricadute sul settore agricolo e sulle migrazioni. Obiettivo del progetto, l’attivazione di una task force di giovani tra i 18 e i 35 anni, provenienti dalle provincie di Alessandria, Asti e Vercelli, che nel corso del prossimo anno avranno il compito di promuovere sul territorio una maggiore consapevolezza sugli Obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. In programma incontri di formazione, raccolta di interviste nel mondo dell’agricoltura locale e, in parallelo, la possibilità di ascoltare delle testimonianze direttamente dai membri della comunità Maasai in Kenya, dove l’associazione World Friends fondata dal medico acquese Gianfranco Morino opera da oltre vent’anni. 

“In Cambio Rotta, vogliamo parlare dei cambiamenti climatici sul nostro territorio – dichiara Gallone – andando ad approfondire, per esempio, le questioni legate a siccità, crisi idrica, acqua come risorsa comune, le ripercussioni in agricoltura anche dal punto di vista del lavoro e della manodopera. Su questi argomenti serve un ragionamento e vogliamo farlo con i giovani, puntando a valorizzare le loro idee e sensibilità: la living library, che avrà come filo conduttore il cambiamento e la sostenibilità, è pensata proprio come uno strumento per avviare questo ragionamento e fare rete tra realtà che già lavorano sul territorio intorno alle tematiche ambientali e del cambiamento climatico in atto”.

Il progetto Cambio Rotta è attivo anche sui social (Instagram e Facebook), e dei contenuti si occupa anche Samuele Roccatello, studente di Scienze biologiche a Vercelli e autore del libro “Il male di vivere bene” (Phatos Edizioni). “In questi giorni, sui social lanceremo una riflessione sul proverbio “Sotto la neve pane, sotto la pioggia fame”: in Piemonte siamo in crisi idrica dal 2018 e secondo l’Arpa la temperatura media è aumentata di 2 gradi. L’obiettivo della task force che abbiamo battezzato Green Team, è di raccontare in modo efficace ciò che capita a livello locale: il cambiamento climatico è qualcosa di portata globale ma agisce a livello locale e vogliamo capire meglio gli effetti sociali e ambientali qui, in Piemonte”.