CANELLI – Il primo brindisi, un anno fa, fu del sindaco Marco Gabusi che spillò direttamente dall’erogatore un bicchiere di “naturale”. Dodici mesi dopo la “casetta dell’acqua” è meta fissa dei canellesi: nuovo look coinciso con il raddoppio della fontanella per soddisfare la richiesta. Soprattutto, la diffidenza iniziale per quell’acqua che sgorga direttamente dall’acquedotto (filtrata e analizzata ogni tre mesi) ha lasciato il posto ad una serena fiducia. I numeri danno ragione al progetto, realizzato dal Comune in partnership con la “Luciano Biasi”, azienda canellese all’avanguardia nell’installazione di simili strutture nel cuneese e alessandrino. Dopo 365 giorni dal taglio del nastro i litri di naturale e gassata usciti dai rubinetti dell’erogatore di viale Italia sono stati 329680. E, calcolando la mescita in bottiglia di vetro (come consigliato sul display), sono state risparmiate 219787 bottiglie in plastica, che fanno 72,5 quintali di pet prodotto chimicamente. Con un occhio più che attento alla qualità dell’aria: la mancata emissione di Co2 vale 302,5 quintali di gas nocivo. “Un esperimento pienamente riuscito – spiega l’assessore all’ambiente Paolo Gandolfo -. I canellesi hanno dimostrato non solo di apprezzare la proposta sotto il profilo economico ma, con il passare dei mesi, soprattutto, sotto il profilo qualitativo dell’acqua fornita alla casetta. E il suo raddoppio non è casuale: a maggiore domanda deve rispondere adeguata offerta”. Dalle sue bocchette, dalle 7 alle 23, esce, a seconda della selezione, acqua liscia o addizionata ad anidride carbonica pescata dall’acquedotto comunale. Il costo per l’utenza è basso: 5 centesimi di euro a litro. Il pagamento può essere effettuato con moneta ovvero utilizzando le chiavette o le card prepagate. “Le potenzialità della casetta dell’acqua sono ancora inespresse  – aggiunge Roberto Biasi che gestisce la struttura -: possiamo raddoppiare la quantità erogata. Ciò significherebbe una maggior presa di coscienza dei canellesi sulla salvaguardia all’ambiente e il miglio utilizzo delle ricchezze locali”. “Il servizio costituisce un incentivo alla diffusione del consumo della potabile dell’acquedotto comunale come valida alternativa alle acque minerali in bottiglia. I vantaggi per la popolazione e per l’ambiente sono evidenti e si concretizzano in un significativo risparmio economico per l’utenza ed in una riduzione della produzione di rifiuti in plastica o vetro, con minori costi di smaltimento”.