120 giovani astigiani che svolgono l’attività agricola hanno un sogno, una priorità: recuperare i 3.700 ettari di terreno sottratto all’agricoltura in questi ultimi 10 anni. Per rendere l’idea, 37 milioni di metri quadrati, diventati incolti in tre vaste aree dell’Astigiano, in pratica oltre 172 metri quadrati per ogni abitante residente nella provincia. “Se tutti gli astigiani, compresi i bambini e i neonati, praticassero l’attività agricola, potrebbero farsi un bell’orto”, rileva ironicamente Danilo Merlo, venticinquenne imprenditore agricolo di Monastero Bormida, confermato alla guida di Giovani Impresa proprio dall’assise di ieri sera, giovedì 4 aprile, tenutasi all’agriturismo “Dai Gepolin” di Villanova d’Asti. “Da un lato – spiega il leader dei giovani Coldiretti – abbiamo necessità di pascoli per l’allevamento, dall’altro abbiamo vaste aree abbandonate. Non sono boschi, sono terre dove c’erano vigneti, seminativi e foraggere, ma oggi sono incolti con gravi problemi idrogeologici, dove si annidano insetti e piante infestanti e proliferano gli animali selvatici, con tutte le conseguenze negative che ne derivano. Pensiamo siano territori ormai “senza futuro” e che l’unica speranza di ripristino possa darla solo l’agricoltura”. Con la riconferma di Danilo Merlo l’assemblea elettiva di Giovani Impresa Coldiretti Asti ha ricostituito il Comitato di Giovani Impresa Coldiretti Asti, 17 giovanotti che rimarranno in carica per i prossimi 5 anni e che “rappresentano il futuro della nostra agricoltura e anche della nostra organizzazione”, ha detto nel suo intervento il presidente provinciale Coldiretti, Roberto Cabiale. Il “sogno” di Danilo e dei suoi giovani colleghi dovrebbe attuarsi attraverso l’istituzione di “Aree di tutela del territorio ad interesse agricolo”, con un percorso di classificazione degli incolti, conferma il direttore di Coldiretti Asti, Antonio Ciotta, “che vorremmo iniziare con tutti i Sindaci dell’Astigiano”. L’idea è anche stata avallata dagli ospiti invitati in assemblea, il Capo area nazionale “Sicurezza Alimentare” di Coldiretti, Rolando Manfredini, volto noto di “Striscia la Notizia” per le sue denunce sul falso Made in Italy, e Ado Guerrini, Direttore generale di “Bonifiche Ferraresi”, l’azienda agricola più grande d’Italia. Il dibattito ha avuto un importante contributo tecnico dal vicedirettore di Coldiretti Asti, Luigi Franco, che ha illustrato come in realtà gli ettari abbandonati nell’Astigiano nell’ultimo decennio, siano stati 6.500, poi parzialmente ricuperati con nuovi impianti di noccioleti per 2.800 ettari. Maria Chiara Bellino, vice direttore di Coldiretti Piemonte, ha presentato in assemblea una disamina sociale ed economica legata ai giovani in agricoltura, utilissima anche per progettare le “Aree di tutela del territorio ad interesse agricolo”. “Crediamo – conclude Danilo Merlo – che l’agricoltura possa avere anche una funzione di tutela e presidio del territorio, specialmente in un’area Unesco come la nostra. Ovviamente occorrono strumenti adatti, incentivi, meno lacci e lacciuoli e una buona burocrazia per permettere la messa a disposizione di questi terreni a noi imprenditori agricoli. Poi non dimentichiamo che la bilancia commerciale agroalimentare non è autosufficiente e c’è sempre più richiesta di produzioni di alta qualità che per altro caratterizzano i nostri territori. Anche per rivendicare il nostro ruolo e per la nostra giusta dignità chiediamo le Aree di tutela del territorio ad interesse agricolo”.

 

Composizione del nuovo Comitato Giovani Impresa Coldiretti Asti: Danilo Merlo di Monastero Bormida (Delegato provincale), Gabriele Baccino di Monastero Bormida, Giulia Barbero Costigliole d’Asti, Alessandro Caruso di Castelletto Molina, Angela Casetta di Dusino San Michele, Stefano Casetta di Valfenera, Riccardo Corino di Canelli, Alberto Finotto di Roatto, Marco Gallo di Montabone, Francesco Maccario di Castelnuovo don Bosco, Marco Mirano di Cessole, Matteo Nespolo di Refrancore, Paolo Paltro di Agliano Terme, Fabio Tappa di Grazzano Badoglio, Giampiero Rabino di Villafranca, Mauro Roggero di Albugnano, Cristina Viarengo di Asti.