Prevenire il glaucoma, agendo tempestivamente con visite di controllo, significa combattere una tra le più ricorrenti cause di compromissione della vista nella società occidentale. Per questo la struttura di Oculistica del Cardinal Massaia promuove, in collaborazione con la sezione astigiana dell’Apri (Associazione piemontese retinopatici e ipovedenti), la giornata di prevenzione al glaucoma fissata per giovedì 3 marzo.

L’appuntamento si svolgerà direttamente nel reparto (3° piano) diretto da Pier Elio Prosio: dalle 9 alle 13 due medici garantiranno agli utenti, che non dovranno esibire l’impegnativa del medico di base, controlli gratuiti della pressione oculare (esame tonometrico), il più importante fattore di rischio per lo sviluppo del glaucoma. Per consentire lo svolgimento dell’iniziativa, le visite prenotate saranno sospese, mentre verranno garantite quelle con accesso a tempo zero.

Mentre si svolgeranno i controlli, nella hall dell’ospedale sarà attiva la postazione dell’Apri, i cui volontari accompagneranno negli ambulatori di Oculistica gli utenti e distribuiranno materiale informativo, tra cui l’opuscolo “Glaucoma, il ladro silenzioso della vista” di Pier Elio Prosio e Francesco Biondi, pubblicato con il patrocinio dell’Asl AT, e il vademecum delle agevolazioni riservate ai disabili visivi.

Tornando al glaucoma, la visita e, in caso, la diagnosi precoce arriva ad arginare per tempo una patologia che, nel suo insorgere, non presenta sintomi. Il glaucoma, infatti, nelle sue fasi iniziali e in parte in quelle avanzate, non ha ancora alcun rapporto con la qualità della visione. La patologia intacca il nervo ottico, danneggiandolo progressivamente fino alla limitazione del campo visivo e anche alla perdita della vista. Quando compaiono i sintomi, i danni sono già irreversibili.

A chi è consigliabile una visita di controllo?

A tutti, sicuramente, ma soprattutto agli over 40, che dovrebbero, annualmente, sottoporsi allo screening. L’età si abbassa, attorno ai 30 anni, se esistono casi precedenti in famiglia. Si comincia con la misurazione della pressione oculare per poi passare, in caso di patologia, a successivi esami strumentali. Pur essendo una malattia che colpisce perlopiù in età avanzata, quasi due astigiani ultraquarantenni su 100 ne soffrono. Inoltre, il nostro paese è tra i più vecchi d’Europa e, quindi, maggiormente esposto a questo rischio.