È davvero con un rullo di tamburi magistralmente suonati dai ragazzi del Gruppo spaccatimpani di Bra che prende il via la decima edizione di Cheese, la manifestazione organizzata da Slow Food e Città di Bra dedicata al mondo del latte e dei formaggi che ogni due anni anima la cittadina braidese. Generosità e restituzione del valore al cibo: questi i temi fondamentali ricordati da Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, durante l’inaugurazione ufficiale, per la prima volta tradotta nella lingua dei segni: «In questo momento una carovana enorme sta attraversando l’Europa a piedi, altri muoiono nel Mediterraneo senza nemmeno fare notizia. Noi siamo qui a parlare di formaggi e di Made in Italy ma non scordiamoci che il sistema alimentare italiano senza i migranti non sta in piedi. Non va dimenticata la nostra storia, noi siamo un popolo di migranti e la vera Europa si costruisce sulla generosità e sulla solidarietà». E poi, entrando nel vivo della manifestazione: «Siamo al 18esimo anno di Cheese e il settore caseario è in estrema sofferenza, come possiamo pagare 35 centesimi un litro di latte e pensare che il sistema alimentare sia sostenibile? Abbiamo quindi bisogno di una svolta politica che permetta di difendere le produzioni locali dicendo un no forte alla produzione di formaggio con latte in polvere e chiedendo di ridurre la burocrazia: è assurdo che si passi più tempo sulle carte che nei campi!». E continua rivolgendo il suo sguardo a chi davvero ogni giorno lavora per garantire la nostra produzione di qualità: «Slow Food ha denunciato il caporalato nelle vigne, ma per vincere questa battaglia abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti: andiamo a conoscere i produttori, facciamoci raccontare le loro storie e le battaglie con cui ogni giorno difendono territori e ambiente. Lottiamo insieme perché il cibo abbia finalmente un prezzo giusto, possibile solo se impareremo a sprecare meno e valorizzare i prodotti di qualità». Andrea Olivero, vice ministro alle Politiche agricole alimentari e forestali, punta sulle parole chiave di Cheese: «Slow Food ha saputo porre l’accento su alcune questioni fondamentali: qualità, figlia di tradizione e innovazione, con cui è possibile difendere la nostra biodiversità; educazione alimentare, con cui comunicare l’identità dei nostri prodotti in costante contatto con il territorio; qualità sociale, data dalla coesione con i nostri territori, per difendere comuni abbandonati e zone marginali». E continua tornando sul tema al centro del dibattito europeo: «Il Governo italiano è determinato a ribadire il no al latte in polvere per la produzione di formaggi, vogliamo proporre ai colleghi europei di allearci in questa battaglia per ottenere un’indicazione chiara sui prodotti perché ciascun consumatore sappia cosa sta comprando e abbia la possibilità di scegliere e nella scelta possa prediligere qualità, passione e conoscenze». Olivero conclude con un pensiero al tema centrale di questa edizione di Cheese, la montagna: «Dobbiamo invertire la rotta, riconoscere la specificità montana e tutelarne territori e produttori; il lattiero caseario che noi vogliamo punta sui produttori locali che sanno organizzarsi, fare rete e cambiare le sorti del nostro Paese. Vi garantisco l’impegno del Ministero e del Governo affinché questi temi restino al centro dell’attenzione e della nostra agenda». Il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino sottolinea l’importanza di Cheese per la cultura piemontese che è al tempo stesso un intreccio di voglia di lavorare, rispetto dell’ambiente, delle diversità all’interno del Piemonte e soprattutto delle persone. E per questo ribadisce come l’Europa possa ancora essere una grande prospettiva per i giovani se saprà essere all’avanguardia nel creare un’economia omogenea e sradicare definitivamente i nazionalismi. Il sindaco di Bra, Bruna Sibille, dà il benvenuto ai moltissimi «visitatori che gusteranno la nostra città» ricordando Beppe Manassero, instancabile collaboratore e anima di tutte le manifestazioni cittadine. «Da ormai 18 anni Cheese è una possibilità per tutti, espositori e visitatori, per entrare in contatto con la città, un’occasione unica per far conoscere le ricchezze di una realtà che si vanta di essere di provincia. Il valore economico che Cheese ha per il nostro territorio è importante e duraturo ed è sostenuto dai principi sociali e ambientali che la manifestazione porta con sé. Cheese mostra insieme le unità e le differenze del nostro pianeta ed è proprio questo che rende questo evento così straordinario». Cheese si è aperto come sempre con la consegna dei riconoscimenti del Premio Resistenza Casearia con cui a partire dal 2009 si accendono i riflettori sui protagonisti del mondo del formaggio in rappresentanza di tutti i produttori locali del mondo che tutelano territori e tradizioni. E anche quest’anno è il presidente di Slow Food Italia, Gaetano Pascale, a consegnare il premio e raccontare le meravigliose storie di questi eroi sconosciuti. Tema dell’edizione 2015 è Alle sorgenti del latte, per nutrire il pianeta, con un focus sul ruolo della montagna, ma anche sulle storie dei giovani che hanno scelto di vivere e lavorare tra le vette, le valli e gli alpeggi per cambiare vita e ripercorrere le orme dei loro avi. Li incontriamo tra le centinaia di stand nel Mercato dei Formaggi, insieme ai tanti Presìdi Slow Food e agli affinatori da tutto il mondo che ogni due anni si danno appuntamento a Bra. Anche nelle proposte della Gran Sala dei Formaggi, dove ospite è la produzione lattiero-casearia della Spagna, a cui abbinare i calici dell’Enoteca, con centinaia di etichette italiane scelte dalla Banca del Vino di Pollenzo. Non mancano i punti ristoro con le Cucine di strada, i Food Truck, la Piazza della Birra e quella della Pizza. Cheese è possibile grazie all’impegno di aziende che credono nel futuro del settore lattiero-caseario di qualità, tra queste citiamo gli Official Partner: Consorzio Parmigiano Reggiano, Lurisia, Pastificio Di Martino, Radeberger Gruppe Italia