edilizia popolareUna significativa dotazione di 117 nuovi alloggi di edilizia sociale potrà rendersi disponibile in parte a breve e la restante entro la primavera 2015. E’ quanto è emerso nel corso di un sopralluogo ai cantieri cui hanno partecipato il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo, l’assessore alle Politiche Sociali Piero Vercelli e il dirigente Andrea Berzano accompagnati dal nuovo direttore dell’ATC Alessandro Lovera  (Agenzia Territoriale per la Casa) e i suoi collaboratori Emilio Basso e Roberto Russelli. La visita ha permesso di valutare approfonditamente lo stato  dei singoli cantieri, situati per lo più nella periferia  est della città, con una tipologia realizzativa  e di insediamento  ben inserita nel contesto. Come è noto affrontare la questione casa in città, con 132 sfratti eseguiti nel 2013 e oltre 120 nuclei familiari  in emergenza abitativa,  è uno degli impegni prioritari dell’Amministrazione. Ma la tempistica che porta a consegnare a chi ne ha diritto gli alloggi in affitto, realizzati e manutenuti dall’A.T.C. e poi assegnati dal Comune secondo una apposita graduatoria (609 in attesa), è destinata  allungarsi quando una impresa subentra a un’altra in difficoltà, per una incertezza economica o qualche intoppo di varia natura. Tutte variabili che si sono materializzate in corso d’opera spostando conseguentemente in avanti la fine lavori. Assegnare alloggi non è l’unica misura percorribile perché altre potrebbero essere praticabili, come ha ricordato il sindaco nella relazione al Bilancio di previsione, recentemente approvato. Al  fondo di viale al Pilone in via Perroncito,  prospiciente l’area verde attrezzata, è una costruzione a tre piani praticamente terminata, mancando solo la verifica di abitabilità. I 18 alloggi, di 60/80 metri quadri potranno quindi essere consegnati a metà settembre. In zona San Fedele in via Arno, di fronte a un ampio spiazzo tre palazzine, quattro piani fuori terra per  complessivi  36 alloggi di 55/70 metri quadri, già ultimati con impianti e infissi, si sta lavorando alla sistemazione esterna. Previsti  due appartamenti  per  nuclei con disabilità. Entro fine anno il termine lavori. Nell’ampia area della ex piazza d’Armi una costruzione a 3 piani composta da 27 alloggi di 60/80 metri quadri, dove si stanno predisponendo gli impianti termico, solare e fotovoltaico.  Avvio lavori nel dicembre 2011, con ritardi nelle fondazioni dovuti ad allagamenti da piovaschi e a qualche sospensione dei  pagamenti.  Ma ora, anche qui fine lavori prevista entro la fine anno. Per entrambe le zone, a detta dei tecnici, non resta poi che verificare l’ abitabilità e accatastare i locali. Tutte le residenze sono state appaltate al Consorzio AR.CO. di Ravenna poi assorbito dal Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna, che si è avvalso anche di imprese subappaltatrici astigiane, e sono realizzate secondo il protocollo Itaca (Istituto per l’Innovazione e la Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale) lo strumento in grado di quantificare in maniera oggettiva il livello di qualità ambientale delle costruzioni  sia in fase di progetto sia di esercizio. Le criticità più rilevanti riguardano l’edificio di via Ungaretti  la cui struttura salvo il tetto risulta incompleta.  Cantierata nel luglio 2011, doveva essere completata nel dicembre scorso, con la realizzazione di 36 alloggi.  Prima il fallimento della impresa costruttrice  e ora la mancanza di fondi disponibili che non rende possibile  un nuovo appalto, fa di questo cantiere una spina nel fianco dell’Amministrazione . “Questo è il cantiere più in sofferenza che evidentemente, ricorda l’Assessore Vercelli,  data la situazione odierna avrebbe bisogno di una iniezione finanziaria per rimettersi in moto, che ci auguriamo possa derivare dalla restituzione di quanto sottratto impropriamente”. Al proposito, rinnovata fiducia negli Organi dell’Agenzia Territoriale per la Casa è stata espressa dopo la nota vicenda di grave malversazione che ha visto protagonista l’ex Direttore della sede locale.