Un migliaio di personaggi in costume medioevale, oggi, domenica 1 settembre, daranno vita al grandioso corteo storico che ogni anno caratterizza il Palio di Asti.
I “quadri viventi” portati in scena dai Rioni e dai Comuni partecipanti alla manifestazione sono frutto di una meticolosa ricerca storica e rappresentano fatti realmente accaduti in Asti e provincia. Come da tradizione, il Soroptimist Club di Asti assegnerà la “Pergamena d’Autore” al Comitato che avrà meglio rappresentato il tema storico nell’ambito del corteo.

Ecco il programma della sfilata medioevale

Ad aprire il corteo sarà il Comune di Castell’Alfero che presenterà l’arrivo in città di Valentina Visconti, scortata da un ingente gruppo di cavalieri a tutela sua e della sua ricca dote, tra cui spiccava la città di Asti con l’intero contado.
I figuranti del Borgo Viatosto si cimenteranno invece nella rappresentazione della scienziata Ipazia e della religiosa Santa Caterina d’Alessandria, due suggestive figure femminili che, in base ad alcuni studi, coinciderebbero con la stessa persona. Il “pianeta rosa” sarà protagonista anche del defilé della Torretta, dedicato alle vergini, alle vedove e alle donne sposate, le tre categorie in cui veniva suddiviso l’universo femminile. L’elegante cerimonia d’ingresso in città del duca Carlo d’Orleans caratterizzerà la sfilata del Rione San Martino-San Rocco; mentre la tradizione delle fonti miracolose situate nella cappella sotterranea della Torre Rossa sarà fatta rivivere dai rosso-celesti di Santa Caterina. I ramarri di San Lazzaro rievocheranno invece, con figure angeliche e colombe, la simbologia della conversione al Cristianesimo del soldato romano Secondo, venerato come patrono di Asti.
L’eclettico tema della scienza caratterizzerà la sfilata del Rione San Pietro, incentrata sulla presentazione di manufatti e ricostruzioni di strumenti per il calcolo e astronomici, di erbari e di trattati di medicina araba. L’iconografia di San Secondo nel periodo medioevale sarà il tema presentato dai rosa-azzurri di Santa Maria Nuova che porteranno in corteo le monete che ne recano l’immagine, i vessilli delle corporazioni e le famiglie del Borgo. La partecipazione dei ricchi mercanti canellesi alla Fiera che si svolgeva ad Asti in occasione di San Secondo è il tema sviluppato dal Comune di Canelli, mentre il Borgo San Marzanotto rappresenterà la traslazione del corpo di San Secondo, rapito dai veneziani, dall’”isola di San Secondo” alla chiesa dei Gesuati, dove resta tuttora custodito in un’urna di marmo.
La grandiosa cerimonia per l’inaugurazione della locale Chiesa Medievale di San Secondo, avvenuta all’inizio del Trecento, sarà rievocata dai figuranti del Comune di Baldichieri, mentre la rappresentazione dei “Sacri Misteri”, tra teatro e religiosità popolare, rivivrà nelle scene interpretate dagli oro-rossi di San Paolo. I bianco-azzurri del Rione Tanaro-Trincere-Torrazzo incentreranno il defilè sulla solenne processione del busto reliquiario di San Secondo, che si svolgeva tradizionalmente la domenica precedente il giorno del Palio. La simbologia del teschio tra misteri e credenze medievali animerà il corteo del Comune di San Damiano, mentre l’attività pittorica e le relative, prestigiose mostre in occasione delle feste patronali è il tema che caratterizzerà la sfilata del Rione San Silvestro. La processione in onore di San Secondo per averli salvati dalla “peste nera” sarà portata in scena dai figuranti del Comune di Montechiaro, mentre il corteo giallo-rosso di Nizza Monferrato rappresenterà il ciclo dei mesi in base alla mentalità del Medioevo, in cui accanto al Cristianesimo sopravviveva la memoria dei culti pagani. La cerimonia di presentazione dei Palii, così come avveniva alla fine del Trecento nella giornata del sabato precedente la corsa, rivivrà in sfilata grazie al Rione Don Bosco, mentre i bianco-rossi del Rione San Secondo ci delizieranno con la “festa del Santo”, ricca di eventi e del caratteristico show pirotecnico creato dal “razzo colomba”. Protagonista del defilé del Rione Cattedrale saranno invece il coro ligneo e tutti coloro che, con al top l’artista del legno Baldino Surso, contribuirono a realizzare questo splendido capolavoro dell’arte astigiana. Il corteo storico verrà chiuso dal Comune di Moncalvo, vincitore del drappo 2018, che rievocherà la vittoria al Palio di un forestiero. Tale evento avvenne nel 1479 con sommo dispiacere degli astigiani che, per evitarne la ripetizione, chiusero il Palio agli stranieri per ben due secoli!
Laura Novara