michelino davico“Tra meno di 48 ore si deciderà il destino di una delle aree che, con il Roero ed il Monferrato, si è guadagnato il titolo di Patrimonio dell’Umanità, Le Langhe: senza neppure la Valutazione di Impatto Ambientale, sarà probabilmente consentito ad una multinazionale che a Bernezzo, in provincia di Cuneo, produce cemento, di bruciare in uno dei suoi forni non più l’ecologico metano ma il temutissimo “pet-coke”, rifiuto degli scarti della lavorazione del petrolio”. A lanciare l’allarme a livello nazionale è il senatore cuneese Michelino Davico, che sabato scorso ha incontrato una delegazione di cittadini preoccupati per l’impatto che i fumi ed i residui di tale combustione potranno avere sulla salute e sulle colture. “Ho presentato questa mattina una interrogazione urgente che chiama in causa, in assenza delle altre Istituzioni, il Governo, nelle persone dei ministri Galletti e Lorenzin, che dovranno assumersi, la responsabilità di quanto sta per accadere e di quanto accadrà in uno dei territori anche a livello enogastronomico più noti nel mondo per la qualità dei suoi prodotti”. “Cosa faremo se e quando ci dovessimo accorgere, troppo tardi, che ci sarà stata una contaminazione? Cercheremo definizioni accattivanti che fanno tremare le vene ai polsi come “Terra dei Fuochi” oppure organizzeremo concerti di sensibilizzazione postuma?”, conclude il senatore Davico.