Sono partite le pomeriggio, verso le zone del centro Italia colpite dal sisma del 24 agosto scorso, cinque quadre, composte complessivamente da 10 tecnici regionali, tra ingegneri, architetti, geologi e geometri, che per una settimana svolgeranno funzioni di rilievo danni e agibilità delle costruzioni. Nel frattempo, verranno organizzate ulteriori squadre che al termine del loro lavoro, andranno a sostituirli. I tecnici regionali attivati, hanno partecipato tutti ad un percorso formativo specifico  relativo alla “Gestione tecnica dell’emergenza sismica – rilievo del danno e valutazione dell’agibilità” predisposto in collaborazione col Dipartimento nazionale di Protezione civile, oltre ad aver maturato esperienze sul campo in relazione agli eventi sismici dell’Emilia-Romagna del 2012, dell’Abruzzo del 2009 e dell’Umbria-Marche. Nel frattempo, ieri sono terminate le attività di formazione e addestramento che  i tecnici della Regione ed Arpa Piemonte hanno svolto sull’applicativo “Erikus” per i colleghi delle Regioni e dei Comuni  coinvolti dall’evento sismico.  Si  evidenzia ora il problema di poter garantire assistenza nelle fasi iniziali ai tecnici comunali impegnati nel caricamento dei dati. Per tale ruolo la Regione sta individuando due ulteriori figure da inviare, in grado di garantire il supporto indispensabile sul software impiegato.  

ERIKUS

Creato utilizzando il software open source Quantum Gis, Erikus è uno strumento finalizzato alla gestione delle richieste di sopralluogo presentate dai cittadini ai Centri operativi comunali (Coc) per poter dare una rapida risposta sulla situazione delle loro abitazioni. Il programma consente di predisporre in modo relativamente rapido tutta la documentazione necessaria allo svolgimento della campagna di rilevamento dei danni, permettendo una veloce catalogazione e georefernziazione degli edifici ispezionati. Il rilevamento avviene con la consegna ai tecnici di un fascicolo informativo comprendente tutte le informazioni sulle costruzioni oggetto di sopralluogo già disponibili negli archivi regionali e/o comunali (toponomastica, destinazione d’uso, numero di piani interrati e fuori terra, altezza fuori terra e sistema costruttivo), oltre che l’individuazione del fabbricato su un’adeguata base cartografica. L’archiviazione dei risultati dei sopralluoghi (compresa la documentazione fotografica georiferita associata all’edificio esaminato) consente di creare e stampare mappe e modelli riepilogativi indispensabili per la programmazione della campagna di rilevamento dei danni nei giorni successivi.