Si è concluso, con la consegna dei diplomi al Palazzo del Michelerio, il percorso formativo dei nuovi Assaggiatori Onav della sezione di Asti. Un bilancio più che positivo per l’anno 2019: 41 gli iscritti che hanno sostenuto la prova finale, superandola brillantemente.

“Esame superato a pieni voti da tutti i corsisti – ha sottolineato il consigliere Mario Redoglia, enologo, a cui è stato affidato il compito della correzione delle prove – per due esaminandi ho assegnato anche la lode. Siamo particolarmente soddisfatti dell’esito della prova pratica: i giudizi sono stati in linea con quelli della commissione d’assaggio che ha esaminato i campioni con uno scostamento medio di soli 5 punti, un range davvero minimo che ci dà la misura dell’ottima preparazione raggiunta”.

La cerimonia di consegna dei diplomi è il momento dei consuntivi, tra soddisfazione e commozione per l’avventura giunta al termine.

“Onav da sempre è legata al mondo del vino grazie alla professionalità dei degustatori – dice la delegata della sezione di Asti Mirella Morra – negli anni si è aperta anche agli appassionati e da questo bacino ora attingiamo per i corsisti che una volta formati diventano degustatori. I progetti futuri sono quelli di portare le persone a sempre più ampie conoscenze con i corsi di II livello sull’enografia e alcuni moduli a livello universitario. Questo ultimo corso mi ha dato molta gioia e rafforzato ancor più la mia passione”.

L’anno trascorso ha portato grandi cambiamenti in Onav, a cominciare dall’insediamento del nuovo direttore nazionale, Francesco Iacono che ha sostituito lo “storico” Michele Alessandria per il raggiunto pensionamento.

“Fra qualche giorno potrò dire che è già passato un anno dalla mia presenza ad Asti come Direttore Generale ONAV – commenta Francesco Iacono – Non posso dire che sia già un periodo di consuntivo ma certamente di qualche riflessione. Un anno molto intenso, anche inaspettatamente intenso direi, ricco di tanti incontri, nuove conoscenze, un nuovo mondo, quello dell’assaggio del vino e della sua comunicazione-formazione che mi ha sempre affascinato per l’entusiasmo che vive attorno a sé. In questo primo anno ho avuto l’opportunità di conoscere chi, in particolare qui ad Asti, si impegna nella Delegazione. Un gruppo di persone così tanto appassionate e motivate che meritano veramente un grande abbraccio fraterno. Una degustazione almeno una volta al mese condotta su tematiche enologiche di interesse attuale, palestre di addestramento – sì perché il vino è continuità e non solo assaggio sporadico, e poi il corso di 1° livello appena concluso. E’ stato bellissimo constatare come anche in un territorio di tradizione e vocazionalità viticola come l’Astigiano siano ugualmente i giovani ad essere il traino di questo settore. A questi giovani ho avuto l’onore di consegnare i diplomi di assaggiatori augurando loro di continuare nel percorso di curiosità che hanno intrapreso iscrivendosi all’ONAV. Con l’orgoglio di fa parte della più antica e antesignana organizzazione del mondo del vino, nata propri ad Asti nel 1951, la passione ci accompagna e ci spinge a percorrere, anche e soprattutto, strade nuove per sviluppare una didattica formativa sempre attuale; in questo contesto abbiamo dato a tutti i corsisti un arrivederci al prossimo corso di 2° livello che partirà proprio ad Asti nel prossimo autunno. Prosit!”.

Sorrisi soddisfatti e grande allegria soprattutto tra i diplomati. Una platea molto giovane, equamente divisa tra uomini e donne.

“Il corso é stato molto soddisfacente – dice Gianluca – ha pienamente soddisfatto le mie aspettative, anzi, mi ha dato un motivo in più per iscrivermi anche a quello di secondo livello.Colgo l’occasione per fare i complimenti sia per l’organizzazione e sia per aver accresciuto la mia passione”.

“L’impressione sul corso in generale è tutta positiva – aggiunge Francesco – lo consiglio vivamente a chi come me ama il buon vino e i piaceri della tavola. Per me il corso ha significato un grosso contributo al mio bagaglio culturale nel mondo del vino. Ho iniziato attraverso il corso a conoscere degli aspetti del mondo del vino a me sconosciuti. Sicuramente è solo un punto di partenza in questo meraviglioso mondo, ma adatto a chi vuole approfondire, anche solo per la curiosità di capire come da un grappolo d’uva si possa creare tanta poesia in un buon bicchiere di vino”.