Non solo spettatori attenti, ma costruttori essi stessi di una parte del convegno sulla malattia mentale e il dopo-Basaglia che si è svolto ieri mattina in Sala Pastrone: una prova riuscita, quella degli studenti del Liceo statale Monti, coinvolti dall’Associazione Agar nel progetto “Emarginazione, devianza, criminalità”. Così a tre di loro, Micaela Salvati, Sara Toso e Riccardo Valle (5B del Socio-psico-pedagogico), è toccato il compito di raccontare e far ascoltare la “musica che rasenta la follia”, isolando alcuni compositori di tutti i tempi che hanno vissuto ai confini tra genialità e disturbi psichici: dal “romantico” Schumann, che soffriva di disturbi maniaco-depressivi, al cofondatore dei Pink Floyd Syd Barrett, mentalmente instabile, fino a Jimi Hendrix, che infranse gli schemi musicali dell’epoca. Poi il convegno, sostenuto da Comune, Banca Cassa di Risparmio di Asti, Fondazioni CRAT e CRT, è proseguito con la seconda parte del film “C’era una volta la città dei matti” di Marco Turco, creando un collegamento tra il lavoro di Basaglia per la chiusura dei manicomi (Anni Sessanta e Settanta) e l’attuale situazione della psichiatria italiana. Agli studenti in Scienze sociali e Socio-psico-pedagogico la psicoterapeuta Maria Angela Gilardi, in servizio al carcere Lorusso e Cotugno di Torino, ha spiegato che cosa sono gli ospedali psichiatrici giudiziari (ex manicomi criminali) e rappresentato le difficoltà che potrebbero manifestarsi dopo il 31 marzo, quando se ne prevede la chiusura. Che accoglienza troveranno, a quel punto, i 1200 reclusi in assenza di interventi economici per il sostegno alle famiglie o la costruzione di comunità sanitarie? Lo psicoterapeuta Pellegrino Delfino ha invece raccontato la propria esperienza in un Sert piemontese, centro per il recupero dei tossicodipendenti, usando la leva del teatro per favorire l’emergere di emozioni, tra le quali anche la rabbia (“sotto la quale c’è sempre inesorabilmente il dolore”, ha spiegato) per meglio controllarla e per far acquisire loro nuove consapevolezze. Infine l’avvocato Maurizio La Matina si è soffermato sul tema dell’incapacità d’intendere e di volere, illustrando le modalità di valutazione e mettendole in relazione, con il coinvolgendo degli stessi studenti, con la punibilità o meno di reati come l’abuso di alcol e di droghe. Al termine, selezionata dai ragazzi del Monti, la canzone “Ti regalerò una rosa” che Simone Cristicchi scrisse utilizzando frasi di pazienti conosciuti quando faceva il volontario in un centro di igiene mentale: parole di toccante stupore perché, come scrisse la poetessa Alda Merini, “anche la follia merita i suoi applausi”.