SONY DSCDa Aree Protette Astigiane a Parco paleontologico astigiano: l’Ente di gestione con sede a Palazzo del Michelerio cambia nome. E’ l’effetto della legge di riordino delle aree protette piemontesi approvata dal Consiglio Regionale in estate. Nella nuova mappa naturalistica, il Parco paleontologico astigiano mantiene la propria autonomia continuando a occuparsi di ambiente e fossili: “La normativa – spiega il commissario Felice Musto – affida in gestione all’Ente, accanto al parco naturale di Rocchetta Tanaro, alla riserva di Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande e a quella della Val Sarmassa, il Museo Paleontologico e i geositi presenti sul territorio”. Acquisite denominazione e funzioni, l’Ente mette in cantiere nuove iniziative sulla promozione del territorio, tra le finalità della legge regionale. “La ricchezza fossilifera – anticipa Musto – è da sempre una delle peculiarità dell’Astigiano. Vogliamo rilanciare la proposta sul Distretto Paleontologico per stimolare non solo il turismo, ma anche altre forme di economia a beneficio del territorio. In più essa costituirebbe un indiscusso contributo di qualità al recente riconoscimento Unesco”. La proposta, elaborata anni fa dal Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Torino, era stata presentata lo scorso inverno a conclusione del corso Utea condotto dal Parco paleontologico astigiano: relatore Luigi Berzano, docente di Sociologia dei processi culturali nello stesso dipartimento. “Discuteremo sulla fattibilità di questa idea – dice il commissario – in un incontro di approfondimento istituzionale a cui inviteremo amministratori di Regione, Comune, Provincia, deputati astigiani, rappresentanti dell’università astigiana e torinese, paleontologi di fama internazionale e altri soggetti. Il tavolo di lavoro rientra tra le iniziative per il secondo compleanno del Museo Paleontologico e si terrà il 24 ottobre, quando saranno pronti nuovi spazi espositivi frutto dell’impegnativo progetto di ristrutturazione al Michelerio”. Altre due iniziative coinvolgeranno l’Ente in tempi più ravvicinati: dal 4 al 6 settembre il festival del fiume “Tanaro è…” (insieme a Comune di Cerro, Associazione Comunica, Le Colline del mare, Comunità Collinare Via Fulvia). Dal 29 ottobre al 14 aprile si terrà invece il nuovo corso dell’Università delle Tre Età (ex Utea) nell’ambito dell’anno accademico 2015-2016: “Tesori del Mare Padano e scrigni di biodiversità”. Lezioni al Polo Universitario, tra argomenti curiosi (“Quando le scimmie popolavano l’astigiano…”), paesaggio e orchidee spontanee, tecniche di apicoltura, biologia fluviale, paleontologia, musei del territorio, escursionismo a piedi e in canoa. Il programma dettagliato sarà presente da domani sul sito www.parchiastigiani.org Per partecipare occorre affrettarsi: si accettano fino a 80 allievi. Iscrizioni dal 1° all’11 settembre in Provincia (Sala Tovo); dal 14 settembre all’8 ottobre all’Università delle Tre Età. Al Museo Paleontologico si possono ritirare i libretti con il programma completo dei corsi.