ingresso alla sinagoga - gazzetta d'astiL’antico ghetto di via Aliberti ha aperto la passeggiata sui luoghi della comunità ebraica astigiana che, nei giorni scorsi, ha coinvolto un’ottantina di insegnanti e operatori museali provenienti da varie regioni.

La camminata, alla quale strada facendo si sono aggiunti anche parecchi astigiani, costituisce la prima iniziativa del seminario formativo “Per discutere di Auschwitz: conoscere la storia per trasmetterne la memoria” organizzato da Israt e Associazione culturale “RectoVerso” di Torino con il Memoriale della Shoah di Parigi (spazio museale sull’Olocausto e sugli eventi che lo hanno reso possibile). Il corso è finalizzato, in particolare, a rimuovere stereotipi e luoghi comuni.

I partecipanti sono docenti di ogni ordine e grado residenti, oltre che in Piemonte, in Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lombardia e Sardegna.

Guidata da Nicoletta Fasano, ricercatrice dell’Israt, la passeggiata ha toccato via Ottolenghi, la Sinagoga, dove i corsisti hanno sostato nel tempio, piazza Catena con il Seminario Vescovile (luogo degli arresti e della detenzione degli ebrei astigiani dopo il 1° dicembre 1943), il cortile di Palazzo Ottolenghi (simbolo della storia ebraica cittadina dall’emancipazione alla persecuzione durante la Repubblica sociale italiana). Ad accompagnare gli studiosi anche le parole di Guido Artom tratte da “I giorni del mondo”.

Il 17 settembre, intanto, secondo appuntamento del seminario: interverranno come relatori Georges Bensoussan e Albin Perrin, alti rappresentanti del Memoriale della Shoah. Chiusura il giorno dopo con Nicoletta Fasano, il docente universitario Diego Guzzi e Mariacristina Colli (Associazione Artefacta).

Il corso vede la collaborazione di Prefettura, Comune di Asti (Assessorato alla Cultura e Servizio Istruzione-Sistema Educazione Locale), Polo Universitario Asti Studi Superiori, che ospiterà gli incontri, Ufficio Scolastico Provinciale, Comunità ebraica di Torino.