“Guardare al mondo e farsi guardare dal mondo”. Questo è l’obiettivo che si propone la Città di Asti in pieno accordo con la società Cdm Events srl, vincitrice del bando di gara per la gestione dell’evento Fiera Città di Asti nei prossimi cinque anni. La nuova formula prevede numerosi spunti innovativi affinché Asti e il suo territorio abbiano un’occasione in più per fare sistema, aprendosi verso l’esterno e acquisendo una maggiore visibilità nell’ambito dei grandi eventi in programma, quali i raduni di Alpini e Bersaglieri, il bicentenario della nascita di Don Bosco e, in prospettiva, Expo 2015. Il filo conduttore della Fiera di ottobre, alimentazione e sostenibilità, prefigura infatti idealmente i temi di Expo 2015, un evento che – come ha detto il presidente Napolitano – rappresenta “un’occasione straordinaria per lo sviluppo”. Ed è proprio uno sviluppo che guarda al futuro del territorio quello che “Dalla terra per crescere” intende contribuire a promuovere, portando trasversalmente all’attenzione delle diverse generazioni i temi del rispetto dell’ambiente e delle sue risorse, dell’alimentazione sana e di qualità, del benessere nei suoi vari aspetti, della produzione sostenibile. Come sottolinea Andrea Cerrato, Assessore al Turismo, Agricoltura e Sviluppo Economico del Comune di Asti: “In Italia ci sono 21 milioni di hobby farmer, vale a dire 21 milioni di persone che si dedicano regolarmente all’agricoltura come seconda attività: quattro italiani su dieci fanno giardinaggio o hanno un piccolo orto. Il turismo “verde” è il futuro del nostro Paese. La filiera agroalimentare italiana è unica al mondo. L’agricoltura è il solo settore che ha segnato, nel 2012, una variazione positiva del PIL, con un +1,1%. Per risollevarsi l’Italia deve tornare a fare l’Italia. Deve tornare ad essere il Paese della grande creatività e delle piccole e medie imprese agricole, artigiane, manifatturiere, quelle che sanno crescere e conquistare il mondo. Asti ci crede e, insieme alla CDM, punta su un nuovo concept della Fiera Città di Asti, guardando con sempre più interesse all’Expo2015”. Verranno infatti illustrate e fatte conoscere da vicino non solo le specificità dell’agricoltura biologica e integrata ma anche le buone pratiche alla portata di tutti, a partire dagli orti in affitto e dalla corretta lettura delle etichette sui prodotti alimentari. L’introduzione di laboratori ludici e fattorie didattiche destinati a bambini e ragazzi, con il coinvolgimento delle scuole e delle famiglie, costituirà una serie di occasioni di approfondimento e consapevolezza riguardo i temi dell’ambiente e della corretta alimentazione. Un’attenzione particolare verrà riservata ai temi dell’occupazione possibile, in special modo a quella legata alle arti e mestieri nell’ambito dell’eccellenza alimentare: i laboratori che presentano le attività di panificazione e gelateria – tanto per citarne solo due – intendono rivolgersi, con approcci ovviamente mirati, sia ai ragazzi sia agli over 50 estromessi dal mondo del lavoro, sia ai disabili. Un primo passo verso la creazione di opportunità formative ad hoc. Infine, un aspetto a cui verrà dedicato ampio spazio è il benessere, composito mondo che intreccia virtuosamente le tante risorse del territorio: oltre a strutture termali e Spa di eccellenza, molte sono le opportunità di relax e attività fisica praticabili in un contesto paesaggistico di enorme fascino, nel pieno dell’area candidata a diventare Patrimonio Mondiale dell’Unesco per il suo “eccezionale valore universale”. “La decisione di passare da una Fiera Città di Asti generalista ad una fiera specialistica avente ad oggetto l’agricoltura, l’alimentazione e la crescita culturale e dei nostri ragazzi in collegamento con le scuole è stata una scelta difficile e coraggiosa, ma si avvia a dare grossi risultati perché porterà a una manifestazione di grande qualità che porterà pubblico non solo dalla nostra Città ma anche da fuori” ha dichiarato il Sindaco Fabrizio Brignolo.