Conto alla rovescia per la tradizionale Giostra del Pitu che si svolgerà a Tonco domenica 21 aprile. 

Si tratta della principale festa del paese e tra le più significative manifestazioni legate al Carnevale piemontese e italiano.

Il programma del pomeriggio prevede alle 14,45 la partenza della sfilata dalle Officine Casorzo. I

carri rappresenteranno momenti di vita contadina. Alle 16,00 in piazza Vittorio Emanuele II ci sarà

il processo, la difesa e la condanna del Pitu (tacchino in piemontese).

Si tratta di un antico rito propiziatorio contadino: cacciare le potenze del male e scaricare addosso al

capro espiatorio tutti i mali che hanno afflitto il popolo durante l’anno trascorso per consentire alla

comunità di iniziare il nuovo ciclo sotto i migliori auspici. Il Pitu imprigionato viene condotto davanti ad un tribunale, allestito in piazza, dove i giudici togati lo processano in un incalzare di schermaglie verbali tra la pubblica accusa ed il Pitu, che cerca inutilmente di difendersi. Al termine del processo, il Pitu viene condannato a morte e chiede, come ultimo desiderio, di fare pubblicamente testamento. Tutto questa parte sarà recitata in dialetto monferrino.

Alle 16,30 il momento più atteso: la gara equestre. Sette fantini, uno per ogni rione partecipante – Annunziata, Portone, Piazza, Santa Maria, Stazione, S.Antonio, Casa Paletti – si sfideranno per staccare con un bastone la testa al pitu appeso ad una corda in mezzo alla piazza. Come per le ultime edizioni non sarà utilizzato un tacchino vero, ma un pupazzo di stoffa, sapientemente realizzato da una sarta del paese.

La scorsa edizione la vittoria era andata al rione del Portone.

Concluderanno la giornata le premiazioni e i festeggiamenti con la musica della Banda La Bersagliera. Dalle 12 la Pro Loco di Tonco distribuirà panini di pitu, fagiolata e vino.

FOTO DI REPERTORIO