Le zone tartufigene delle tre province del sud Piemonte dovrebbero avere dall’Unesco il riconoscimento di “Patrimonio dell’Umanità”. L’affermazione è stata fatta ieri da Piero Botto presidente dell’Atam (Associazione tartufai Astigiani e Monferrini) nel contesto dell’annuale assemblea. La notizia della richiesta inoltrata  all’Unesco è confermata anche dal Centro Nazionale  Studi sul Tartufo di Alba.
Botto ha detto: “Il riconoscimento sarebbe un guadagno di immagine ed economico  per le tre province di Asti, Alessandria e Cuneo”.
Nel corso dell’assemblea è stato fatto anche il punto sulla stagione dei tartufi appena conclusa. In tutta la regione la raccolta ha fruttato circa 20 quintali di “Magnum Pico” quantità leggermente inferiore a quella del 2009. Anche i prezzi sono diminuiti. Il prezzo medio è passato da 330 euro all’etto del 2009 ai  300 euro  attuali.