Interrogarsi su fatti criminosi che quotidianamente ci vengono proposti, in maniera assillante dai media, fino a suscitare in noi una curiosità morbosa, comprendere perché  all’interno di un gruppo agiamo come mai faremmo se fossimo soli, indagare sul perché possiamo, non solo omettere di aiutare, ma anche infierire contro un altro essere umano. Queste alcune delle tematiche affrontate dal Progetto “Emarginazione, devianza e criminalità” proposto da Agar, associazione culturale, per i giovani delle Scuole Superiori, a partire da sabato 16 ottobre, nell’aula multimediale dell’ Istituto Monti.
Dopo la proiezione del film “John Q.” di Nick Cassavetes, alle 11.30, Piero Bocchiaro della Vrije Universiteit di Amsterdam, formatosi alla Stanford University, affronterà una tematica di grande interesse e attualità “La psicologia del male”, titolo tratto dal suo ultimo libro.
Sembra che il male – sostiene Bocchiaro – inteso come l’attuazione intenzionale di un comportamento che  danneggi o distrugga una o più persone innocenti, possa essere compiuto da chiunque venga a trovarsi in determinate circostanze”.
Ciascuno di noi, secondo i principi della psicologia sociale, dunque, è potenzialmente un carnefice così come chiunque potrebbe essere capace di azioni straordinarie, eroiche perché, in quanto esseri umani, siamo un impasto di caratteristiche assai discordanti: virtù, altruismo, disonestà, malvagità.
Sono quindi prevalentemente i fattori esterni a influenzare le nostre condotte.
Bocchiaro svela così il volto ordinario del male soffermandosi sugli effetti distruttivi dell’obbedienza cieca, il caso A. Eichmann, ufficiale nazista responsabile della morte di cinque milioni di ebrei, analizzando il delitto della giovane K. Genovese, assassinata di fronte a 38 testimoni passivi e ricostruendo i comportamenti irrazionali della folla durante la tragedia allo stadio Heysel.
Seguirà poi il laboratorio di psicologia applicata “Perché non mi aiuti?”, condotto dallo psicoterapeuta Pellegrino Delfino, che permetterà agli studenti di sperimentare la paralisi dell’agire in situazioni di emergenza e di richiesta di soccorso, in contesti pubblici, e favorirà i comportamenti di aiuto e solidarietà.
Il laboratorio è riconosciuto dall’Università di Torino (CIRDA).
Il progetto “Emarginazione, devianza e criminalità”, realizzato grazie a Regione Piemonte, Comune, Provincia, Fondazioni CRA e CRT prevederà nei prossimi mesi anche una rassegna teatrale su tematiche di rilevanza sociale con la presenza di Nuovo Palcoscenico, Laboratorio III Millennio, Eggsit, Arte e Tecnica.