Nella diretta Facebook di stasera il sindaco di Asti Maurizio Rasero ha esordito sottolineando che, ogni giorno che passa, si diventa sempre più “esperti”: un richiamo alla prudenza nel distribuire dati e pareri fatto ai suoi concittadini.

Farmaci che guariscano, sperimentazioni, disinfezione delle strade, mascherine: “Sono il primo che cerca di imparare, verificare le fonti, non mi permetto di dissentire da medici o luminari in certe materie” ha detto il sindaco.

“Cerchiamo di dare informazioni che siano comprensibili, dirette, neutre, come faccio con questa diretta. Molti commentano anche con argomenti fuori tema. Molti si inseriscono e insultano. Qualcuno usa falsi profili. Altri scrivono da città a centinaia di chilometri da Asti. Il tutto non è certamente piacevole”.

 

Per quanto riguarda i buoni spesa è partita la seconda distribuzione e sono stati consegnati a 532 nuclei familiari, impiegando la metà delle risorse. Altri 1000 nuclei sono aiutati dal progetto Dona la Spesa con fondi raccolti dai cittadini e panieri che raccolgano tutti i principi nutritivi che ci vogliono per una corretta alimentazione.

Per spendere i buoni bisogna verificare che i negozianti aderiscano all’iniziativa.

Assieme ai buoni si distribuiscono anche le mascherine. “Tutte quelle che avevamo – dice il sindaco – sono state messe a disposizione degli operatori sanitari, volontari, dipendenti che garantiscono dei servizi ai cittadini, alle case di riposo. Entreremo in un’ulteriore fase in cui distribuiremo quantitativi di mascherine alle parrocchie che possano darle a chi ne ha più bisogno. Nelle frazioni opereremo con i volontari del territorio. L’assessore regionale Marco Gabusi ha annunciato una nuova distribuzione (al Comune di Asti ne dovrebbero arrivare circa 1500). In un comune da 76mila abitanti non posso spedirle a casa di tutti coloro che ne hanno necessità, economicamente è impensabile”.

 

“Oggi ringrazio la categoria dei bancari che hanno garantito servizi in tutto questo tempo e adeguarsi ai tempi che viviamo; ringrazio anche la farmacia di piazza Roma che ha donato mascherine alle forze dell’ordine”.

 

I numeri: “Messori Ioli mi ha parlato di una minore pressione sulla struttura dell’ospedale, alleggerimento che consente ai medici di uscire di più sul territorio. La prossima settimana anche ad Asti si faranno i primi test di immunoglobulina classe G, anticorpi di lunga memoria che consentiranno di capire quanta parte della popolazione ha già incontrato il virus per avere elementi che chiariranno quali azioni intraprendere. Ad Asti due vittime in più. Positivi: 64 in più rispetto a ieri ad Asti (si accumulano alcuni test non processati nelle giornate di Pasqua e Pasquetta)”.