L’inizio dell’autunno segna, in Piemonte, l’avvio della stagione della cerca del Tartufo Bianco d’Alba: per celebrarla, l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e lo storico partner del Consorzio Alta Langa DOCG hanno organizzato, anche quest’anno, nella serata di domenica 20 settembre, la cena evento “Tuber Primae Noctis”. Grazie alla collaborazione con la Regione Piemonte, la Città di Alba e i più importanti attori della filiera di valorizzazione del territorio – l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, il Centro Nazionale Studi Tartufo, l’Unione delle Associazioni Trifulau Piemontesi e i rappresentanti di tutte le Fiere nazionali e regionali del Tartufo bianco in Piemonte –, il Castello di Roddi è così diventato scenario del “Capodanno del Tartufo”.

A dare valore scientifico alla serata, l’intervento di Mauro Carbone, Direttore del Centro Nazionale Studi Tartufo, che ha fornito un quadro sulle attese relative ai tartufi per questa stagione, partendo dai dati meteorologici raccolti dal professor Fulvio Romano, socio onorario della Società Meteorologica italiana.

“Stando ai rilievi dall’inizio di questo 2020, si annuncia una stagione del tartufo promettente. Rispetto a un inverno particolarmente arido, la primavera è stata più piovosa del normale, con un clima fresco e umido fino a metà luglio e piogge significative nei primi di settembre. Se ora si chiudesse questa ondata di calore e tornassimo ad avere nuove piogge, la qualità media – che complessivamente ci attendiamo essere più che buona – dovrebbe raggiungere picchi di eccellenza. Prendendo come riferimento Alba, abbiamo avuto un incremento del 25% degli episodi piovosi rispetto al 2019: dall’inizio dell’anno si sono registrate 46 precipitazioni, contro le 37 dello scorso anno. Pensando al territorio, va detto che poche sono state le piogge sistematiche, mentre molti sono stati i temporali: la produzione potrebbe essere ‘a macchia di leopardo’, dunque, nel Sud del Piemonte”.

 

A fugare ogni possibile dubbio penserà, in ogni caso, la stagione stessa della cerca, aperta ufficialmente oggi, lunedì 21 settembre, dopo il periodo di fermo biologico disposto dalla legge regionale 16/2008 dal 1 al 20 settembre di ogni anno, per evitare un eccessivo sfruttamento dell’ambiente durante un momento fondamentale per la maturazione dei tartufi. Tra le colline del Piemonte, al di sotto del fiume Po, in ottobre e novembre sono oltre 20 le Fiere del Tartufo che celebrano il Tartufo Bianco d’Alba. Quella di Alba, la più longeva, è giunta alla 90ª edizione, mentre Moncalvo è alla 66ª: altre sono più recenti, ma il prestigio del tartufo e l’esistenza di mercati dove poterlo acquistare hanno radici antiche. Le Fiere, chiamate Mostre mercato o Sagre, sono infatti da sempre un’occasione piacevole per acquistare tartufi e prodotti locali: dai vini ai salumi, dalle verdure ai dolci. Non mancano proposte di piatti della tradizione, momenti culturali e musicali, prodotti dell’artigianato, mostre d’arte, attività outdoor ed esperienze di cerca.

Frequentare queste Fiere rappresenta un’imperdibile occasione di percorrere – tra vigneti e boschi – le colline del Torinese, di Langhe, Roero, Monferrato, alla scoperta di paesi e città del Piemonte meridionale, arrampicati sui colli o adagiati nei fondovalle, deliziandosi in trattorie e ristoranti che propongono piatti con il tartufo: dalle cuoche della tradizione con la pasta fatta a mano, ai giovani che hanno affinato la tradizione, fino agli chef più creativi parte dello straordinario gruppo di “stellati” attivi sul territorio.

In quest’anno, così particolare, sono 13 le Fiere dedicate al tartufo in programma nel Sud del Piemonte.

ACQUI TERME (AL)
MOSTRA REGIONALE DEL TARTUFO ACQUI SAPORI – 20-21 novembre
www.turismo.comuneacqui.it/event/acqui-sapori-mostra-regionale-del-tartufo

ALBA (CN)
FIERA INTERNAZIONELE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA – 10 ottobre – 8 dicembre
www.fieradeltartufo.org

MOMBERCELLI (AT)
FIERA NAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO – 17-18 ottobre
www.comune.mombercelli.at.it/it/events/mombercelli-40-fiera-nazionale-del-tartufo-bianco

ASTI
FIERA REGIONALE DEL TARTUFO – 21-22 novembre
www.comune.asti.it

BERGAMASCO (AL)
ESPOSIZIONE TARTUFI 2020 – 11 ottobre
www.comune.bergamasco.al.it

CANELLI (AT)
FIERA REGIONALE DEL TARTUFO – 15 novembre
www.canellieventi.it

CASTELNUOVO DON BOSCO (AT)
FIERA REGIONALE DEL TARTUFO – 29 novembre
www.comune.castelnuovodonbosco.at.it/it

MURISENGO (AL)
FIERA NAZIONALE DEL TARTUFO TRIFOLA D’OR – 17ottobre – 13 novembre
www.fieradeltartufo.com

MONCALVO (AT)
FIERA NAZIONALE DEL TARTUFO – 18-25 ottobre
www.fieradeltartufodimoncalvo.it

RIVALBA (TO)
MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO BIANCO DELLE COLLINE TORINESI – 8 novembre
www.comune.rivalba.to.it/it-it/home

SAN DAMIANO D’ASTI (AT)
FIERA REGIONALE DEL TARTUFO – 7-8 novembre
www.comune.sandamiano.at.it

SAN SEBASTIANO CURONE (AL)
FIERA NAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO E NERO – 15-22 novembre
www.eventisansebastianocurone.com

VEZZA D’ALBA (CN)
FIERA DEL TARTUFO BIANCO E VINI DEL ROERO – 14-22 novembre
www.vezzadalba.com

 

“Le molte Fiere del Tartufo esistenti sul territorio, tutte diverse e caratteristiche, sono un’esperienza di suggestioni in cui il gusto di un prodotto è impreziosito dalla cornice di un paesaggio estremamente affascinante – dichiara la Presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Liliana Allena –. Con Tuber Primae Noctis diamo ufficialmente il via a questa nuova stagione della cerca del Tartufo Bianco d’Alba, il frutto più prezioso prodotto dalla terra, e che nel Piemonte vanta, da quasi un secolo, un vero e proprio distretto, con Alba indiscussa capitale mondiale. È una grande emozione celebrare questa serata con tutti i protagonisti del mondo del tartufo, in una grande festa sospesa tra tradizione e innovazione: passiamo dalla storia di un paese, Roddi, che bene incarna la cultura contadina, al progresso del Truffle Hub, nuova location della Fiera del Tartufo e sede delle esperienze digitali che da qui raggiungeranno il mondo intero”.

“La partenza ufficiale della stagione accende l’attenzione su una pratica importante come la cerca del tartufo, la cui candidatura a patrimonio immateriale dell’umanità rappresenta una grande sfida della nostra città e di tutte le comunità del tartufo italiane”, commenta l’Assessore al Turismo della Città di Alba, Emanuele Bolla.

“Sono molto contento che anche quest’anno si farà la Fiera del Tartufo Bianco d’Alba, che rappresenta un momento molto importante per tutto il Piemonte e non solo per le nostre Langhe, perché la Fiera e il Tartufo Bianco d’Alba sono gli ambasciatori del Made in Piemonte e del Made in Italy nel mondo – afferma il Vice Presidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, fra le cui deleghe rientra anche quella al Tartufo –. Per noi era assolutamente necessario che ci fosse la Fiera, perché è da stimolo per fare sempre di più e sempre meglio anche per altri Comuni, altre sagre, altre manifestazioni: il Tuber magnatum Pico è un prodotto ormai conosciuto in tutto il mondo e Alba, come capitale del tartufo, è chiamata sempre più a dimostrare anche agli altri che si può e si deve andare avanti. Ora aspettiamo i turisti, che ci auguriamo essere tantissimi, anche fra gli italiani: sappiamo che c’è grande voglia di tartufo tra i nostri vicini milanesi e torinesi. I dati ci dicono che quest’anno, a causa delle limitazioni imposta dal Coronavirus, moltissimi Piemontesi sono rimasti nelle nostre Langhe: speriamo sia di buon auspicio per un’edizione partecipata”.

 

Partner nell’organizzazione della serata, il Consorzio Alta Langa DOCG, il cui Vice Presidente Giovanni Carlo Bussi ha raccontato il progetto legato alla denominazione, rinsaldando quel legame tra vino e tartufo che ha reso celebre questo territorio in tutto il mondo, riprendendo così il tema centrale di questa 90a edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.

“Vino e tartufo hanno diversi punti in comune, primo tra tutti l’importanza del terroir. Come il tartufo anche il vino, e l’Alta Langa in particolare, è frutto di queste terre. Così su di essi influiscono egualmente l’andamento climatico, il sole, la pioggia, il caldo, il freddo, il vento, l’umidità, e ancora: la composizione del terreno, il suolo, il sottosuolo, i microrganismi, la macrofauna. Una serie di variabili – alcune controllabili e analizzabili, altre del tutto impredicibili – alle quali fanno da contraltare le tradizioni: l’elemento umano, il ‘savoir faire’ in vigna e in cantina, i trucchi del mestiere dei trifulau, quelli che non ci sveleranno mai e ne conservano intatto il fascino. Come sempre portiamo le ‘Alte Bollicine Piemontesi’ ad abbinarsi con un grande menu di Langa: lo faremo come Official Sparkling Wine durante tutti i Foodies Moments della Fiera, affiancando la cucina dei grandi chef di Langhe, Monferrato e Roero e d’Italia”.

 

A chiudere la serata, prima del brindisi conclusivo, il coaching show di Walter Rolfo, autore e conduttore televisivo, illusionista e scrittore, e la presentazione dell’opera di video arte “Anotherview No 19 – La Penultima Cena / The Langhe Supper”, installazione permanente che andrà a impreziosire la pertinenza del Castello di Roddi, realizzata dal collettivo artistico Anotherview. E come la “finestra nomade digitale” si apre sul mondo, allo stesso modo – allo scoccare della mezzanotte – dal Castello si è aperta sulle colline delle Langhe e di tutto il Piemonte la finestra che ha aperto ufficialmente la stagione del Tartufo Bianco d’Alba, con la partenza di trifulau e tabui al chiaro di luna.