E’ finita l’altra sera a Govone la latitanza di un pregiudicato 30enne tunisino che vive ad Asti, rintracciato ed arrestato dai carabinieri della Stazione del paese mentre si trovava nell’abitazione di un suo connazionale al quale era andato a far visita. Il giovane era ricercato da ottobre del 2010 quando il Tribunale di Bologna aveva emesso a suo carico un provvedimento di cattura dovendo scontare un anno di reclusione per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti commesso nel 2008 nel capoluogo emiliano. Lui però, da quando aveva saputo di essere ricercato dai militari, aveva fatto perdere le sue tracce e, pur mantenendo la residenza anagrafica a Roero, di fatto si sarebbe trasferito ad Asti da alcuni connazionali. I carabinieri lo hanno cercato per diversi mesi appostandosi anche nei pressi delle abitazioni dei suoi amici, fino a rintracciarlo definitivamente ieri sera.
Il tunisino, vistosi ormai scoperto, avrebbe dato agli inquirenti false generalità con l’intento anche questa volta di riuscire a sottrarsi alla giustizia, ma è servito a ben poco dal momento che i militari erano in possesso delle sue foto segnaletiche ed erano quindi certi della sua vera identità riscontrata anche dalle impronte digitali rilevate successivamente in caserma.
Per questa ragione il nordafricano è stato anche denunciato per il reato di false attestazioni sulla propria identità.
Ora si trova rinchiuso nel carcere di Alba dove sconterà la pena per spaccio di droga alla quale è stato condannato in via definitiva dal Tribunale di Bologna.