La scuola agraria è confinante con il grande prato collinare di oltre 50 mila metri quadri che diventerà il futuro Bosco degli Astigiani. Nei locali dell’Istituto saranno esposte per l’occasione le tavole degli elaborati che hanno partecipato al concorso di idee indetto dal Comune: una galleria di progetti proposti dalle scuole e dagli studi professionali di architetti e ambientalisti. Idee per dar vita a questo nuovo polmone verde, immaginato da chi lo vivrà e da chi contribuirà a realizzarlo.
Commenta Pier Carlo Grimaldi, presidente dell’Associazione Astigiani: «Un progetto affidato dalla nostra Associazione all’architetto Paolo Catrambone, uno dei tre vincitori del concorso di idee promosso dal Comune, partecipa al bando regionale dell’assessorato all’Ambiente che promuove infrastrutture verdi nei maggiori centri piemontesi. È stata siglata una convenzione tra Astigiani e il Comune di Asti che impegna la nostra associazione a sostenere il futuro Bosco degli Astigiani con trentamila euro (diecimila euro l’anno per tre anni). Appena si avrà l’esito del bando i primi lavori possono cominciare e il grande prato collinare diventare fruibile».
Dalla 19,30 pic nic sul prato del futuro parco. Coro e musica del Verdi
E per festeggiare il primo giorno d’estate torna dalle 19.30 l’appuntamento con il pic nic autogestito sul prato del futuro Bosco degli Astigiani. L’ingresso è libero, ognuno potrà portare sfiziosità da condividere con gli altri partecipanti: panini, frittate, dolci. L’Associazione Astigiani garantisce una fornitura gratis di carpione, il tipico piatto estivo. Sarà anche aperta la cantina dell’istituto Penna. A rendere speciale l’evento ci sarà anche l’accompagnamento del coro dell’Istituto Verdi, diretto da Stefania Morando con il chitarrista e violoncellista Leonard Plumbini.
Tra i contenuti della rivista il ricordo del vescovo di Asti su papa Francesco. Viaggio nella storia delle mura di Asti e l’arte del “Raffaello del Monferrato”
E veniamo alla rivista. Le 116 pagine si aprono con un’inedita testimonianza scritta dal vescovo di Asti Marco Prastaro: un suo ricordo personale di Papa Francesco, scomparso a Roma il 21 aprile, lunedì di Pasqua. Astigiani ha chiesto al Vescovo di raccontare le telefonate e i suoi incontri con Bergoglio. Ne emerge uno straordinario punto di vista sulla visita del Pontefice nell’Astigiano del novembre 2022, gli aspetti inediti della personalità e dell’umanità del Papa.
I servizi pubblicati su Astigiani 51 si aprono con un viaggio intorno ad Asti, seguendo idealmente il percorso delle sue antiche mura: dall’epoca romana ai bastioni medievali, da Napoleone al Novecento, un patrimonio da riscoprire grazie ai contributi della professoressa Chiara Baggio, del medievalista Ezio Claudio Pia. Gli architetti Roberto Nivolo e Sonia Bigando portano il lettore fino alle demolizioni napoleoniche, alle azioni di recupero dei resti delle mura nei primi decenni del Novecento, fino agli interventi dei giorni nostri. Un patrimonio da salvaguardare che può riservare ancora grandi sorprese.
Daniela Nebiolo rievoca la cronaca di un pellegrino astigiano al primo Giubileo: Guglielmo Ventura, il più importante cronista medioevale di Asti, si recò a Roma nell’anno 1300. Tra partecipazione popolare, interessi economici e politici, devozione sincera dei religiosi, corruzione e avidità nella Città Eterna, quella di Ventura è una testimonianza tutta da riscoprire.
Di fede e arte si parla anche nell’articolo di Irene Trione dedicato a Guglielmo Caccia, detto “il Moncalvo”, di cui ricorrono i 400 anni dalla morte con varie mostre tra Asti, Moncalvo e Alessandria. La bella copertina di questo numero riproduce un suo dipinto del 1621, “La bottega di San Giuseppe”. Astigiani ripercorre vita e opere del pittore, centrale nella storia dell’arte piemontese ai tempi della Controriforma, e ricostruendo anche la peculiare parabola delle sue figlie.
Giovanni Penna, cui è dedicato l’Istituto Agrario dove si svolgerà la presentazione della rivista, è al centro di un articolo di Eleonora Cerrato premiato con la Borsa di ricerca Luciano Nattino. Impresario edile di successo, senatore, Penna è ricordato per il suo impegno sociale: costruì le case per operai di via Dogliotti e realizzò l’asilo Regina Margherita di Borgo San Pietro. Fu lui a sostenere la nascita di una sezione di Agraria all’Orfanotrofio, da cui nacque la scuola che conosciamo oggi. Altro tema: nel 2025 ricorrono gli 800 anni dalla fondazione di Nizza Monferrato. Molte le leggende sulla sua nascita, rievocate da Fulvio Lavina insieme ai dati storici che consentono di ricostruire le origini e lo sviluppo della città lungo il Belbo.
L’alessandrina Roberta Vergagni, altra vincitrice della borsa di ricerca Nattino, porta i lettori verso il Sol Levante, con le memorie dei navigatori e diplomatici astigiani che visitarono il Giappone nel corso dell’Ottocento, un periodo in cui il paese si riapriva ai commerci con l’Occidente. Souvenir e collezioni di memorabilia oggi custoditi tra Palazzo Mazzetti e il Museo Civico di Moncalvo sono la testimonianza di quei primi contatti.
Il “Confesso che ho vissuto” ospita l’intervista che Pippo Sacco ha rilasciato a Sergio Miravalle, direttore di Astigiani. Sacco, che ha da poco compiuto 80 anni, si definisce un “cultore di astigianità” e si racconta tra collezioni di cartoline, cravatte e la passione per la Vespa. Una vita con Asti nel cuore: si è occupato di Palio, Festival delle sagre, ha lavorato in Comune, scritto per giornali locali e firmato libri.
Tra le rubriche di questo numero 51 di Astigiani troviamo “Il viaggio della vita”, con l’epopea di quattro amici in bicicletta da New York a San Francisco, 4000 chilometri per ricordare la figlia di Claudio Corsini, uno dei protagonisti del viaggio su due ruote. Si prosegue poi con una storia di collezionismo: gli appassionati di figurine si trovano ad Asti per un’occasione di incontro che attira persone da tutta Italia. La rivista fa poi luce sull’arte antica dei sübiet, fischietti in terracotta la cui tradizione è stata portata avanti da Primo Favarin di Moncalvo, in mostra Moncalvo. La rubrica “Così per sport” celebra i trent’anni dei “Sempreverdi”, il club degli ex atleti della società di atletica Vittorio Alfieri, e i 75 anni del Vespa Club di Asti.
La collaborazione con l’Archivio di Stato illustra la straordinaria biblioteca di 13.000 volumi conservati nella sede dell’ex Casermone. Nuovo format per la rubrica “Memorie a tavola”: gli stessi autori, Paola Gho e Giovanni Ruffa curano a partire da questo numero “Un paese nel piatto”, iniziando da Capriglio e dal suo peperone presidio Slow Food.
Una curiosa novità: il giovane illustratore Jacopo Bottino racconta con il linguaggio del fumetto la storia di un muro di Refrancore, che sembrava nascondere una scritta propagandistica del Regime, finché un temporale non ha svelato il vero significato di quelle parole. Per la rubrica “Ricordo quel clic”, Giulio Morra rievoca quel giorno del 1993 con il bandito Graziano Mesina davanti alla Questura di Asti.
La sezione della rivista dedicata ai libri propone un’intervista a Franco Testore e al suo romanzo “Come una ruota che gira”, ambientato nel borgo San Rocco, e l’approfondimento di Donatella Gnetti sui versi di Francesco Morelli che si facevano beffe del governo. Conclude questo numero di Astigiani un anticipo di “Digressione”, nuovo romanzo di Gian Marco Griffi appena pubblicato da Einaudi. Nel capitolo 59 che Astigiani pubblica grazie alla concessione dell’autore, sono riportati ampi riferimenti al Monferrato. La nostra Collina di Spoon river dedica come sempre una manciata di parole a chi ci ha lasciati.
Astigiani numero 51 sarà in vendita nelle edicole dal 21 giugno, il prezzo di copertina è 8 euro. I soci abbonati possono ritirare la loro copia alla presentazione, oppure nella sede di Astigiani in via San Martino 2, di fronte a Palazzo Mazzetti, resterà aperta tutti i martedì, giovedì e sabato pomeriggio dalle 16.30 alle 19. Le formule di abbonamento sono disponibili sul sito www.astigiani.it, dove è possibile acquistare o rinnovare la propria sottoscrizione anche attraverso comodi pagamenti online.
Hanno scritto per questo numero di Astigiani
Edoardo Angelino, Chiara Baggio, Sonia Bigando, Jacopo Bottino, Eleonora Cerrato, Davide Chicarella, Claudio Corsini, Laura Dellapiana, Marida Faussone, Paola Gho, Donatella Gnetti, Gian Marco Griffi, Piercarlo Grimaldi, Fulvio Lavina, Cristiana Luongo, Sergio Miravalle, Giulio Morra, Fiammetta Mussio, Daniela Nebiolo, Roberto Nivolo, Ezio Claudio Pia, Marco Prastaro, Giovanni Ruffa, Alessandro Sacco, Pippo Sacco, Giada Saturno, Irene Trione, Roberta Vergagni