In 1500, provenienti da tutta Italia, si sono dati appuntamento al Circo Massimo oggi: i professionisti sanitari in manifestazione a Roma per chiedere rispetto per la professione, l’adeguamento dello stipendio agli standard europei ed uno spazio di trattativa autonoma uscendo, finalmente, dal comparto sanità.
Tanti interventi sul palco dove sono stati chiamati a portare il loro contributo i rappresentanti regionali del Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie ed il presidente dell’associazione avvocatura degli infermieri (AADI) in rappresentanza della stessa, del Coina e di Infermieri In Cambiamento.
“Non siamo eroi, siamo professionisti” – hanno ribadito – chiedendo di non volere piú regali una tantum da nessuno ma un “aumento di stipendio di 500 euro mensili che non ci faccia piú essere il fanalino di coda di tutta europa visto che gli infermieri italiani sono i piú bravi e sono ricercati e valorizzati da tutte le grandi nazioni europee mentre vengono sviliti in casa propria”, ha affermato De Palma, presidente del Nursing Up. Gli infermieri si sono abituati a condizioni di lavoro sempre peggiori, negli anni hanno continuato a lavorare, con episodi di demansionamento che ha raggiunto e scavato il fondo, sacrificando la loro salute mentre, un pezzettino alla volta, veniva smantellato il servizio sanitario. Ma, nonostante tutto, hanno sempre garantito un servizio eccellente, non si sono mai tirati indietro e l’hanno dimostrato una volta di più durante questa pandemia che ha messo in ginocchio il mondo intero, combattendo a mani nude un nemico sconosciuto, sacrificando fame, sonno, salute, con turni massacranti e spirito di sacrificio. Ma è tempo di tirare su la testa e di non accettare più queste condizioni. La stagione della protesta è iniziata da tempo e le manifestazioni non si fermeranno con oggi. Lo stato di agitazione continuerà fin quando gli infermieri non verranno ascoltati e le loro richieste non saranno esaudite. È già in programma uno sciopero nazionale per il 2 novembre che potrebbe bloccare 20000 prestazioni infermieristiche per una intera giornata. Intanto pare che i primi risultati stiano arrivando: “l’istruttoria per discutere l’uscita dal comparto é stata aperta, finalmente, e sicuramente se ciò avverrà sarà per il nostro impegno e non per quello degli altri sindacati, che ci hanno sempre ostacolati. E nemmeno per il vertice della Federazione degli Ordini delle Professioni Infermieristiche che ha chinato il capo alla triplice ed emanato un editto per contrastare la partecipazione dei rappresentanti degli Ordini alla manifestazione odiern